100 iscritti, 200, 300, 500, 800... 800 iscritti nelle prime 7 ore di vita. Nasce così il gruppo facebook “Montespertoli nel cuore”, a razzo. «Non riuscivamo a crederci» dicono i due creatori del gruppo, Andrea Sardelli e Margherita Sergi. «L’idea è nata quasi per gioco, in un momento in cui il gruppo principale del paese era stato chiuso. Non ci aspettavamo un successo così repentino».
Ma quali sono i motivi di questo successo, che in un mese ha portato il gruppo ad essere il secondo più numeroso della comunità e che adesso, dopo poco più di due mesi, vanta quasi 1700 iscritti con circa 1200 post mensili? Chiediamolo agli stessi fondatori: «Crediamo che i motivi siano stati principalmente due. Il primo è che Montespertoli nel cuore è un bel nome. Un nome aperto e non “campanilista”. Chiunque può sentirsi di casa in questo gruppo: chi non abita qui ma è montespertolese di adozione perché ci lavora da tanti anni; chi si è trasferito ma continua ad avere questo paese nel cuore; chi vi ha degli affetti importanti; chi l’ha visitato da turista e ne è rimasto innamorato... i motivi per avere Montespertoli nel cuore sono tanti». Dicevate che i motivi erano almeno due, qual è il secondo? «Il secondo è più ovvio. Eravamo tutti chiusi in casa per la pandemia e le persone non sapevano come passare il tempo, è normale che si gettassero su un gruppo nuovo, specialmente dopo che l’altro era stato chiuso. E tantissime persone non si sono limitate ad iscriversi ma hanno fatto passaparola, contribuendo al boom del gruppo. Il merito principale va a loro, agli iscritti. Questa è una regola generale, il merito del successo di un gruppo va sempre a chi ne fa parte».
E così, dopo aver ascoltato le parole dei primi due fondatori non ci resta che augurare lunga vita a questo nuovo strumento di informazione, dibattito, svago. La pluralità di informazione in una comunità è sempre un valore aggiunto.
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