Ghost Writers, 110 racconti per il diario collettivo di Montelupo

Si conclude martedì 26 maggio dopo 55 giorni il progetto “Ghost writers: Montelupo / Racconta. Diario collettivo ai tempi del Coronavirus”.

L'iniziativa ha popolato, anzi, meglio dire trasformato il blog della biblioteca di Montelupo per tutta la durata della chiusura totale, dovuta al tentativo di contenere il contagio da Coronavirus, accompagnando i lettori della comunità montelupina alla fine della quarantena.

L'ultimo articolo a conclusione è dell'assessore alla cultura, Aglaia Viviani, che aveva aperto il diario collettivo il 31 marzo scorso (articolo che, da solo, ha contato più di mille visualizzazioni), nel mezzo troviamo la voce dei montelupini.

Sono stati 110 i contributi scritti inviati da altrettanti cittadini, dimostrando affetto e partecipazione nei confronti dell'iniziativa comunale, volta a combattere il senso di isolamento e disgregazione dovuto al distanziamento fisico imposto a livello nazionale.

La scelta di non bandire un concorso letterario, ma di intervenire in modo immediato e collettivo con un diario online è basata sulla convinzione che lo spirito di comunità non sparisse nelle “città fantasma”, svuotate dalla presenza umana, che per due mesi ci siamo abituati a vedere e vivere, ma che al contrario vivesse immutato grazie alle persone che lo conservano e lo tramandano. In questo senso “Ghost writers” è una scommessa vinta: l'archivio comunale può ora contare su questo serbatoio di memorie e di parole composto da ciò che compone una società e un territorio: la gente.

Chi sono I  montelupini che hanno partecipato all'iniziativa, costruendo di fatto questo diario collettivo?

Sono rappresentate le più diverse fasce della popolazione, sia dal punto di vista anagrafico (dagli adolescenti agli anziani), sia dal punto di vista delle professioni: giornalisti, impiegati in smart working, infermieri, medici, commesse, architetti, studenti, pensionati, baristi, parroci, insegnanti, artisti, ricercatori, parlamentari, archeologi sono solo alcune delle categorie rappresentate nel diario collettivo montelupino, tutti in qualche modo legati a questo territorio (per nascita, per residenza, per adozione, per lavoro, per studio e per molto altro ancora).

I generi sono ben rappresentati, con una maggioranza femminile: 65 donne contro  45 uomini.

I generi letterari scelti, che volutamente non sono stati limitati, hanno spaziato dalla forma diaristica tout court alla fiaba, dalla poesia al memoir.

Dal punto di vista del contenuto, la dimensione locale è quella che prevale, visto il tema centrale del progetto, ma ci sono molti scritti che trascendono la dimensione locale avventurandosi in un'ottica globale del momento che abbiamo attraversato uniti dalla stessa emergenza sanitaria. Molti sono I ricordi del periodo della Seconda Guerra Mondiale, vissuti direttamente o ricordati attraverso I racconti dei propri cari.

Protagonisti indiscussi degli scritti pubblicati sono stati I tratti distintivi del territorio montelupino: dalla villa dell'Ambrogiana alla prioria di San Lorenzo che, una da una parte, una dall'altra, delimitano gli orizzonti montelupini; dai due fiumi che qui si riuniscono, Arno e Pesa; dai centri di aggregazione sportiva a quella culturale, cinema Mignon in testa; dalle strade descritte minuziosamente con le loro trasformazioni nel tempo, fino alle attività commerciali, artigiane, artistiche. Potendo esaminare tutti insieme questi testi, diremmo che non esiste altro compendio in grado di descrivere in modo così completo il paese di Montelupo.

Il successo di Ghost wirters, però, non è solo in termini di partecipazione attiva, ma anche in termini di pubblico di lettori: nel mese di aprile sono stati pubblicati 55 articoli riferiti ad altettanti diari, raggiungendo 5122 visitatori e ben 13289 visualizzazioni. Nel mese di maggio con 57 articoli sono stati raggiunti 3500 visitatori e 8000 visualizzazioni. Il blog, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha decuplicato le visualizzazioni e quintuplicato il numero di visitatori, diventando davvero un blog di comunità, piena espressione del proprio territorio.

I testi non andranno perduti: verranno trasmessi e conservati anche dall'Archivio dei Diari Nazionale di Pieve Santo Stefano.

Inoltre il successo dell'iniziativa e la tematica trattata, hanno portato alla condivisione del progetto anche sui social della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari.

Per la qualità del progetto, inoltre, siamo stati chiamati a partecipare come relatori anche al PA SOCIAL DAY, che si è svolto interamente online il 20 maggio scorso, e che ci ha così permesso di arrivare agli addetti del settore su scala nazionale.

L'intenzione per il futuro è quella di farne anche una pubblicazione cartacea appena sarà possibile.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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