Vertenza Cavalli (Sesto Fiorentino): oggi nella sede di Confindustria a Firenze si è svolto l’incontro tra Femca Cisl, Filctem Cgil e l’azienda. Quest’ultima non ha presentato il piano industriale (come invece auspicato dai sindacati), né ha fatto passi indietro sulla scelta di chiudere la sede fiorentina e di spostare tutti e 170 i lavoratori a Milano. I sindacati hanno ribadito la contrarietà alla chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino e hanno chiesto garanzie occupazionali per tutto il personale fino almeno al 2026. Lunedì 25 maggio si svolgerà una assemblea dei lavoratori della fabbrica fiorentina per decidere come muoversi: tra le ipotesi, c’è quella di stabilire iniziative di mobilitazione. Il 3 giugno ci sarà un altro incontro tra azienda e sindacati sempre nella sede di Confindustria a Firenze.
Falchi: “Azienda va avanti con una scelta irresponsabile, nessuna giustificazione per il trasferimento”
“Le notizie riportate dai lavoratori sono gravissime e confermano la volontà da parte della proprietà Cavalli di andare avanti in una decisione irresponsabile e unilaterale. Ricordo che siamo ancora in attesa di conoscere il piano industriale che l’azienda si era impegnata con le Istituzioni a presentare mesi fa e più il tempo passa, più il dubbio di essere davanti a 170 licenziamenti mascherati diventa una vergognosa certezza. Da quanto apprendiamo, nemmeno oggi sono stati presentati numeri del piano industriale, budget e motivazioni minimamente credili che giustifichino il trasferimento a Milano. Ai lavoratori vanno tutto il nostro sostegno e la massima solidarietà. Nelle prossime ore valuteremo insieme alla Regione, al Comune di Firenze e al Tavolo di Crisi regionale tutte le azioni e le iniziative da intraprendere”.
Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, commentando l’esito dell’incontro che si è tenuto oggi tra i lavoratori e la proprietà Cavalli.
Fonte: Cgil-Cisl-Uil - Uffici Stampa
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