All’alba di stamani, 21 maggio, in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica - DDA di Firenze, personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile del capoluogo toscano, in collaborazione con la Squadra Mobile di Pistoia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta nei confronti di due fratelli originari di Catania di 62 e 57 anni, entrambi residenti a Montecatini Terme (PT) e gravemente indiziati di concorso in procurata inosservanza di pena aggravata dalla finalità di favorire una associazione di stampo mafioso.
I due fratelli sono ritenuti responsabili di aver aiutato a sottrarsi al carcere un notissimo ex latitante catanese, condannato all’ergastolo per omicidio aggravato in concorso, associazione per delinquere di stampo mafioso ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, arrestato dalla Squadra Mobile di Catania nella primavera del 2017 a Massa e Cozzile (PT) al termine di laboriose indagini.
Alcuni atti del procedimento, con elementi di possibile responsabilità a carico dei fratelli, emersi già nel corso dell’indagine catanese, sono stati trasmessi dalla D.D.A. di Catania a quella del capoluogo toscano. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore dott. Leopoldo De Gregorio è stata delegata alla Squadra Mobile di Firenze diretta dal Dott. Antonino De Santis.
Le indagini condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata con il concorso della Squadra Mobile di Pistoia, supportate da mirate attività tecniche di intercettazioni telefoniche e di conversazioni tra presenti, hanno permesso di acquisire significativi elementi a supporto ed a riscontro del quadro probatorio a carico dei due fratelli e di altri complici, anch’essi indagati, consentendo di ricostruire la rete di personaggi che hanno consentito all’ex latitante catanese di trasferirsi, al tempo, in Toscana, fornendogli supporto sia logistico che di natura economica.
Il provvedimento è stato eseguito solo a carico di uno dei destinatari, ovvero il 57enne già noto alle forze di polizia soprattutto per reati contro il patrimonio e nell’ambito degli stupefacenti, poiché l’altro è attualmente sottoposto ad un provvedimento restrittivo in Argentina.
Contestualmente alla misura cautelare sono state eseguite una serie di perquisizioni personali e locali, anche con la collaborazione della Squadra Mobile di Catania, nei confronti di altri indagati residenti nelle province di Pistoia e Catania.
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