A Pisa soldi alle paritarie, Auletta: "Altro che rilanciare la scuola pubblica"

Ciccio Auletta

Come in tanti settori della società, che abbiamo riscoperto essenziali, addirittura vitali, e di cui abbiamo improvvisamente capito il valore per l’interesse pubblico e il bene comune, i cui lavoratori e lavoratrici abbiamo  acclamato come eroi o angeli, nel momento in cui pare arretrare la fase più acuta del contagio, tutto cade nel dimenticatoio: i riconoscimenti per tutte le categorie eroiche o angeliche stanno svanendo nel nulla, e riprende forza la logica della sussidiarietà, cioè della concorrenza tra pubblico e privato in settori fondamentali come la sanità, ma anche in ambiti delicatissimi come quelli collegati ai processi educativi, dell’istruzione e della formazione.

Nella manovra gigantesca del cosiddetto “Rilancia Italia”, si scoprono tra le pieghe antichi vizi che non sono minimamente rivisti, ma anzi si rafforzano: se gli stanziamenti per la scuola ammontano infatti a 331 milioni complessivi, dopo gli 80 per rafforzare la didattica a distanza e i 43,5 per le pulizie straordinarie stanziati nel “Cura Italia” di marzo, nell’ultima versione del “Rilancia Italia” c’è un aumento degli stanziamenti per le scuole paritarie  cattoliche di circa 70 mln, passando da 80 a 150.

Una strategia ben precisa, che vede convergere il governo demo-stellato, le amministrazioni locali di centrosinistra e quelle di destra: così, il Sindaco Conti della Giunta a trazione leghista del Comune di Pisa intende varare un atto di indirizzo a sostegno delle famiglie che si avvalgono dei servizi educativi (nidi e materne, da 0 a 6 anni), a integrazione dei servizi pubblici secondo il principio di sussidiarietà pubblico-privato. Una scelta di questo tipo sottrarrà risorse alle scuole e ai servizi pubblici (del Comune, quanto a livello nazionale), ed è perciò un provvedimento da respingere con forza.

Quello che occorrerebbe in questa situazione è rafforzare il comparto pubblico dell’istruzione, e non devono essere stanziati finanziamenti a favore delle scuole private paritarie che sottraggono preziosissime risorse alla scuola pubblica.

Fonte: Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile

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