'Oltre il Neorealismo', pubblicazione su Roberto Rossellini

(foto gonews.it)

Un forte senso etico e un ideale educativo universale: questi i pilastri su cui si fonda il cinema di Roberto Rossellini secondo il figlio Renzo, che lo ricorda nel nuovo toccante libro di Gabriella Izzi Benedetti. Il testo, intitolato Oltre il Neorealismo (Mauro Pagliai Editore, pp. 256, euro 12) è un lungo dialogo che intreccia arte e vita, ricostruendo da un punto di vista privilegiato la figura di uno dei più grandi innovatori della settima arte e offrendo una panoramica storico-culturale su quasi ottant’anni di cinema.
Instancabile ricercatore e acuto indagatore delle pieghe della storia, Rossellini fu tra i primi a intuire l’importanza dei mezzi audiovisivi per la diffusione della conoscenza, in una visione democratica e interclassista in cui il piccolo schermo aveva un ruolo centrale. “Mio padre”, spiega Renzo, anche lui regista oltre e produttore cinematografico, “ha tentato con le sue serie televisive come L’età del ferro di aprire l’importante strada alla diffusione della Conoscenza, contrapponendosi alla TV di quiz, varietà e rivista. L’esigenza didascalica è stata la spinta maggiore che lo ha portato verso la televisione, quella degli inizi, indirizzata al sapere e al miglioramento della società”. Proprio il regista di Roma città aperta, del resto, aveva esplicitato in vita i suoi obiettivi, in particolare un’estetica del “giusto” più che del “bello”, che potesse elevare lo spettatore liberandolo da tutto ciò che è retorico e banale. “La società e l’arte moderna hanno distrutto l’uomo. L’uomo non esiste più e la televisione aiuta a ritrovare l’uomo”, spiegava in un’intervista nell’epoca degli albori del tubo catodico.
Avvalendosi anche delle testimonianze di personaggi come Silvia D’Amico e Isabella Rossellini, il volume approfondisce, in equilibrio tra ricordi personali e storia collettiva, la personalità di questo straordinario personaggio, considerato il padre del Neorealismo e ancora oggi punto di riferimento per generazioni di cineasti.

Fonte: Ufficio stampa

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