Era il giugno del 2017 che cominciava la vicenda giudiziaria del nostro Sindaco Oreste Giurlani, un procedimento che con gli attuali tempi della giustizia italiana non potrà certo concludersi velocemente. Non bisogna essere giuristi per sapere che ci sono vari livelli di giudizio e che un procedimento deve attestarsi su diversi passaggi. Ma fortunatamente per noi, per TUTTI noi la nostra costituzione cita: “L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.” (art.27. comma 2) Cosa vuol dire? Che fino a che non si è completato l’iter del procedimento nessun cittadino Italiano deve essere considerato colpevole. Nessuno. Neanche Giurlani. E allora di cosa stiamo parlando? Vogliamo veramente dire che tutte le sante volte che esce un articolo sul giornale circa la vicenda giudiziaria di Oreste Giurlani bisogna far partire il teatrino delle offese e della macchina del fango, tanto cara a certi nostri malsani modi di intendere erroneamente la politica?
Tra l’altro appena indagato è stato espulso dal partito, si è dimesso da sindaco e si è rimesso nelle mani dei cittadini per le nuove elezioni. Cosa doveva fare più di così? Non ricandidarsi? Magari per qualcuno si, ma la legge non glielo impediva e la legge è uguale per tutti ed è sacra in uno stato di diritto come il nostro. E allora si ricandida, e vince pure. Chissà perché avrà rivinto (tra l’altro senza partiti politici che lo appoggiassero), proviamo a darci una risposta tutti assieme, forse perché la gente ha visto in lui, ma forse più nell’operato della sua amministrazione, qualcosa che così brutto non era. Ma invece c’è qualcuno che non aspetta altro che ci sia un minimo appiglio per scatenare la suddetta macchina e ricominciare lo sterile abbaiare sui social network e le “testate amiche”.
Ma a tutto questo purtroppo siamo abituati... Peccato che questa volta ci sia una grossa aggravante, di dimensioni epocali, e cioè siamo nel bel mezzo di una pandemia (che non è una nuova razza di Panda asiatici o un raduno di Fiat Panda), un momento storico nuovo e di livello mondiale in cui nessun amministratore del mondo si era mai trovato, dove tutto si può dire ma non che la nostra amministrazione non abbia fatto ben più dell’aspettato. Interventi economici, aiuti, presenza sul territorio in modo costante e propositivo. Un lavoro fatto a più mani, dai cittadini in primis, dai volontari delle associazioni agli amministratori tutti hanno dato una grande prova di amore per la nostra città, ed è innegabile che il nostro Sindaco Oreste Giurlani sia stata la perfetta guida per tutte le forze in campo. E allora cosa vuol dire? Che quindi è innocente perché ha fatto bene il suo lavoro? Che siccome fa le dirette su facebook tutti i giorni allora la sentenza della corte dei conti non vale? Assolutamente no!! Vale eccome e tutti stiamo attenti e seguiamo quello che succede; e se alla fine del procedimento penale sarà condannato prenderemo atto della sentenza e trarremo le nostre conclusioni.
Ma adesso no! Non ci interessa, non è utile, non serve a nessuno. Non serve essere un “fans” come alcune sedicenti vocine continuano a sussurrare da dietro le loro tastiere, ma di certo in questo momento non serve andare a vomitare odio a tutti gli angoli della città. Anzi a qualcosa forse serve, a offendere chi ha messo di fronte alla sua sicurezza personale il dovere e l’impegno preso davanti alla cittadinanza.
Fonte: Ufficio Stampa
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