“Dove si trova questo piano di rilancio - attacca Cellai -, che a gran voce il sindaco aveva annunciato, nel giorno in cui si arrogò il diritto di dichiarare che se uno scandalo SaS era cominciato era solo perché lui era stato il promotore dell'inchiesta? Intanto la vicenda giorno dopo giorno si è allargata a macchia d'olio e avrebbe coinvolto tecnici, segretari e politici. Segretarie e segretari di assessori e di uffici di Palazzo Vecchio e del Consiglio regionale della Toscana, il responsabile dell'ufficio verbali della Polizia Municipale, non ultimo l'ex amministratore unico Tani”.
“Un totale di 57 avvisi di garanzia inviati quasi tutti per degli squallidi favoritismi da quattro soldi, infatti la maggior parte delle multe tolte agli amici rappresentano divieti di sosta o sosta sulle strisce blu, importi da meno di 30 euro l'una - commenta Draghi -; può essere una vicenda che finirà come polvere sotto al tappeto? L'abuso d'ufficio e di posizione non è una pagina vergognosa della nostra società che ci eravamo lasciati alle spalle? Ora che i cittadini si trovano ad affrontare una gravissima crisi economica, potranno avere ancora fiducia nelle istituzioni? No, finché chi ha sbagliato rimarrà nei ruoli che ha ricoperto finora. Per questo l'opposizione di centro destra a Palazzo Vecchio non tace e continua a chiedere l'azzeramento dei vertici e lo spostamento delle persone indagate in altri uffici”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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