Dopo le dichiarazioni provenienti da Fratelli d'Italia, in merito all'iniziativa “Il diritto, vi chiedo, all’amore” che si svolgerà nel Quartiere 5 di Firenze domani, domenica 17 maggio, in occasione della “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia 2020”, ecco i commenti del Presidente del Q5 Cristiano Balli, il presidente della commissione cultura Andrea Ciulli e il Pd fiorentino.
Balli e Ciulli: "Iniziativa a costo zero"
“L' iniziativa realizzata, “Il diritto, vi chiedo, all’amore”, come quella analoga per il 25 Aprile, è a costo zero ed è inserita nel quadro degli indirizzi programmatici del Q5 per la cultura decisi in commissione e votati dal consiglio. E fa parte di una consolidata collaborazione con i Teatri d'imbarco. Per quanto riguarda il valore dell'iniziativa - dichiara il presidente del Q5 Cristiano Balli - confermo l'importanza di dare valore a ogni persona, specie in questo momento, in cui la diversità corre il rischio di essere ancora più occasione per aumentare diffidenza e discriminazione”. “La reazione dei consiglieri di Fratelli d'Italia non sorprende nei contenuti, anzi conferma tale preoccupazione” conclude infine il presidente Balli con il presidente della commissione cultura Andrea Ciulli.
Armentano, Albanese e Perini: "Chi diffonde notizie false inquina la democrazia"
Così il capogruppo e le vice capogruppo del Partito Democratico rispondono ai consiglieri di Fratelli d'Italia, riconfermando il valore dell'iniziativa dedicata alla “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia 2020”, come già sottolineato dal Presidente del Quartiere 5 balli e dal presidente della commissione cultura del Quartiere 5 Ciulli, spiegano che "ciò che emerge dal comunicato dei consiglieri Draghi e Ranieri è la loro scarsa serietà nel ricoprire il ruolo istituzionale.
Il consigliere Ranieri è vicepresidente della commissione cultura del Quartiere 5 ed in quanto tale doveva sapere della gratuità dell'iniziativa o almeno avrebbe dovuto informarsi. Perciò delle due l'una: o ha agito in malafede o in modo superficiale. In entrambi i casi, non è un comportamento serio. Lo stesso dicasi per il consigliere Draghi che ha urlato "vergogna" per le migliaia di euro spese per l'iniziativa - in realtà gratuita -, senza aver prima verificato le informazioni che stava diffondendo".
Armentano, Albanese e Perini infine concludono ricordando che "chi diffonde notizie false inquina la democrazia e non rende alcun servizio ai cittadini che a buon diritto lo hanno votato".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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