“Chiediamo a gran voce l’intervento delle istituzioni, della Regione Toscana, del Ministero dello Sviluppo Economico e dei Commissari Straordinari affinché sia messa in campo qualunque possibile azione al fine di salvaguardare queste due realtà così importanti e strategiche per la sanità pubblica italiana.”
Questo l'appello delle organizzazioni sindacali e della RSU, riuniti oggi in assemblea per discutere dell'incontro di aggiornamento della situazione di Inso Spa in amministrazione straordinaria e SOF Spa, svoltasi ieri alla presenza dei Commissari Straordinari di Inso, dei vertici aziendali delle due società e delle organizzazioni sindacali coinvolte assieme alle RSU.
L’incontro, convocato con urgenza da parte dei Commissari Straordinari, aveva il primario scopo di aggiornare le parti sociali delle risultanze della fase di offerte vincolanti d’acquisto delle due aziende, che ha avuto termine lunedì scorso.
Purtroppo, nonostante i messaggi incoraggianti degli ultimi mesi, il risultato della procedura di vendita si è risolto è un nulla di fatto, avendo raccolto un’unica offerta che non rispettava i requisiti minimi di accettabilità previsti dal bando.
I Commissari riportano di aver tempestivamente posto la questione sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, assieme a possibili opzioni ed alternative, volte a tutelare la continuità e la tenuta occupazionale di queste aziende di primaria importanza per il tessuto economico e sociale del territorio e nazionale.
Inso e SOF vantano infatti importanti progetti su scala internazionale nel settore della sanità, che in questo periodo di crisi sanitaria globale riveste un’enorme importanza e dovrebbe essere elemento propulsivo e valorizzante della procedura.
Ricordiamo infatti che Inso è un General Contractor nella costruzione ed allestimento di ospedali in tutto il mondo e SOF è specializzata soprattutto in manutenzioni ospedaliere.
Il connubio delle due aziende ha portato ad importanti risultati in molti rilevanti progetti ed è certamente una sinergia produttiva che ben poche altre realtà possono vantare.
Per svariati motivi il programma di vendita ha visto numerosi rinvii, da febbraio a marzo, poi ad aprile e infine, a causa della pandemia, a maggio.
La continuità aziendale è sempre stata minacciata dal protrarsi di una situazione di incertezza e la tenuta sotto il profilo economico-finanziario diventa ogni giorno più dubbia.
Lavoratrici e lavoratori di entrambe le società da tempo sono estremamente preoccupati per il proprio futuro ed oggi vedono ulteriori nuvole temporalesche all’orizzonte.
Fonte: Fiom e Fillea Cgil, Fim e Filca Cisl Firenze
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