Ieri, assieme agli eletti di Fratelli d’Italia, il Consigliere comunale Alessandro Draghi ha deciso di “occupare” Palazzo Vecchio in maniera simbolica e avanzare richieste politiche.
“Da giorni, nell’indifferenza di Dario Nardella ed Enrico Rossi, si moltiplicano le proteste di piazza. Al centro, ci sono le sacrosante richieste della Firenze che lavora e che pretende risposte: come e quando riapriranno le attività economiche, che cosa faranno coloro che non hanno ricevuto il bonus da 600 euro, quale futuro attende le società sportive, i bar e la ristorazione, i parrucchieri e gli estetisti, gli ambulanti e i mercati rionali, le strutture ricettive e le tante imprese in difficoltà“, dichiarano congiuntamente gli esponenti di Fratelli d’Italia.
“Di fronte all’ipotesi di un crollo economico della nostra città, pretendiamo che il Sindaco e il Presidente della Regione ascoltino le rivendicazioni delle categorie. Occorrono, al più presto, delle risposte serie. In ballo ci sono la vita, la dignità e il futuro di migliaia di famiglie, che rischiano di finire sul lastrico a causa dell’immobilismo istituzionale. Per questo - prosegue Draghi, Capogruppo al Comune - passeremo la notte a Palazzo Vecchio, lanciando un appello all’Amministrazione cittadina - sorda dinanzi alle proteste di questi giorni - e chiedendole un incontro immediato, che possa portare le giuste rivendicazioni dei lavoratori nell’agenda politica dei prossimi giorni”, dichiarano in una nota tutti gli eletti di Fratelli d’Italia.
LE REAZIONI
“Settimana scorsa abbiamo assistito a un improbabile confronto tra Partito Democratico e Lega sullo “spirito” del Patto per la Città. Ieri sera Fratelli d'Italia ha deciso di “occupare” Palazzo Vecchio, a ridosso di un incontro programmato di quello stesso percorso. Quando ci è stato proposto un tavolo tra capigruppo e Giunta – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – abbiamo espresso le nostre perplessità, temendo fosse sostitutivo degli organi propri della democrazia e non rafforzativo. L'emergenza misura la capacità delle regole che ci si danno in tempi ordinari e abbiamo visto una serie di problematiche su cui si dovrà tornare (a partire dal ruolo dei consigli di quartiere).
Prendiamo le distanza dallo spettacolo che sta andando in scena in Palazzo Vecchio, nella dialettica tra centrodestra e maggioranza. Pacche sulle spalle sulla retorica dell'unità nazionale, per poi tentare gesti eclatanti al fine di conquistare un po' di visibilità sulla stampa locale. Ma la politica vive fuori dalle istituzioni nel confronto con le persone reali, con i vecchi e nuovi bisogni, con le quotidiane difficoltà che meritano impegni seri e capacità di confronto nel merito. A partire dalle conflittualità.
È schizofrenico aver letto dei comunicati stampa che dibattevano sullo spirito del Patto della Città, per poi tornare al clima di presunta unità del Consiglio di lunedì. Così come è imbarazzante vedere Palazzo Vecchio simbolicamente occupato, in nome di una protesta rivolta al Governo nazionale, al Presidente della Regione Toscana e al Sindaco, che frequenta più la trasmissione radiofonica “Un Giorno da Pecora” che il Consiglio.
Sinistra Progetto Comune – concludono i consiglieri Palagi e Bundu – rappresenta un'ampia coalizione che pratica, attraverso i diversi soggetti che la compongono, un'altra idea di politica, fatta di mutualismo, solidarietà, discussione e progettualità.
Speriamo che in Consiglio comunale qualche esponente avrà maggiore ritegno ad additare noi come irresponsabili. Fino a prova contraria pratichiamo la politica nel merito delle questioni e spieghiamo sempre il nostro voto. La vera irresponsabilità è di chi fa opposizioni a fasi alterne e di chi governa sperando di non avere opposizione”.
“Quello messo in piedi da Fratelli d’Italia è un atto privo di senso, in una fase complessa in cui la città di tutto ha bisogno fuorchè di questi spettacoli. Sarebbe il momento di lavorare a testa bassa su progetti e contenuti ma evidentemente c’è chi preferisce ricorrere a questi espedienti a dir poco discutibili per avere un briciolo di visibilità. Il sindaco e l’amministrazione tutta sono impegnati al massimo in un momento drammatico per Firenze. Da parte nostra, continueremo questo impegno senza arretrare di un centimetro”.
Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella, replicando a Fdi.
“Mentre gli esponenti di Fratelli d’Italia occupano Palazzo Vecchio, l'amministrazione comunale, che noi sosteniamo con convinzione, è occupata a trovare soluzioni concrete in base alle proprie competenze e a sollecitare Regione e Governo nazionale per dare risorse e mettere in campo misure per i cittadini e per le attività economiche. Il sindaco è in prima linea dall’inizio dell’emergenza, bene ricordarlo a chi forse ha la memoria corta. Occupare Palazzo Vecchio, poi, è un gesto che denota mancanza di senso delle istituzioni. Adesso, infine, quello che conta davvero e che tutti dobbiamo fare è rimboccarci le maniche, perché la nostra città sta vivendo una fase drammatica e complessa”.
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro