Il gelato solidale, la Sorbettiera raccoglie fondi per l'Ospedale Torregalli

Nel momento della massima emergenza Covid-19, una storia di vita vissuta si è intrecciata ancora una volta con il reparto di Terapia Intensiva dell'Ospedale Torregalli.

Antonio Ciabattoni è un gelatiere artigianale fiorentino che porta avanti la lunga tradizione di famiglia nella produzione artigianale del gelato, insieme a sua moglie Elisa. Come tutti gli altri imprenditori, Antonio ha dovuto chiudere la sua attività quando è scoppiata l'emergenza da nuovo coronavirus Covid-19.

Appena le ordinanze e le disposizioni governative lo hanno reso possibile, il 4 aprile la sua gelateria La Sorbettiera, in piazza Tasso a Firenze, è stata tra le prime ad attivare il servizio di consegna a domicilio del gelato in vaschetta. Ma Antonio Ciabattoni e sua moglie Elisa, entrambi fiorentini, non si sono fermati qui. La ripartenza della loro attività è coincisa con l'avvio di una raccolta fondi a favore dell'Ospedale Torregalli e per ogni consegna a domicilio, La Sorbettiera ha deciso di donare volontariamente un euro all'ospedale fiorentino coinvolto nei trattamenti e nell'assistenza dei pazienti con Covid-19.

Dal 4 al 30 aprile, Antonio Ciabattoni, sua moglie Elisa e lo staff della gelateria, hanno raccolto 850 euro in donazioni e aderito all'iniziativa dell'Associazione Melagrana, che prosegue anche oggi.  Antonio ed Elisa hanno potuto attivare anche il servizio take away presso la loro gelateria in piazza Tasso, nel rispetto delle regole anti-covid 19.

La raccolta fondi è nata come un modo per incoraggiare un comportamento responsabile da parte dei cittadini e aiutare la città in questa fase delicata, ma non solo. Ogni consegna è accompagnata da un messaggio di speranza e incoraggiamento, un gesto che nasconde "molto più di quello che si può vedere".

Antonio Ciabattoni ha un passato intrecciato con l'Ospedale Torregalli. "I miei due figli sono nati in questo ospedale. Ma conosco anche il grandissimo lavoro svolto dal reparto di terapia intensiva. Sei anni fa ho perso mia mamma, che è stata ricoverata in terapia intensiva per due settimane e sono molto legato al personale che lavora in quel reparto. La nostra iniziativa è solo un piccolo contributo, nato dall'idea di dare una mano. In questi momenti bisogna sacrificarsi."

Nonostante la crisi, anche economica, che crea una situazione caotica per le piccole e medie imprese, lo staff della gelateria lavora a pieno ritmo. "Viviamo un momento di incertezza che genera tensioni, non possiamo dire di lavorare sereni, ma stiamo lavorando, anche grazie a un prodotto come il gelato che è richiesto in questa stagione. La nostra esperienza e la qualità fanno la differenza e la nostra iniziativa è stata accolta molto bene dai nostri clienti. Per questo proseguiremo con la raccolta fondi".

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