"Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po' di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso". Con queste parole il presidente del consiglio Conte ha annunciato il Decreto Rilancio con cui il Governo interviene sull'emergenza sanitaria da Covid-19.
Rilancio aziende e 25,6 miliardi per i lavoratori
Nella conferenza stampa sono state annunciate "misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza". Sono stati messi in campo 15-16 miliardi, che verranno erogati in varie forme, anche a fondo perduto, dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi.
Saranno tagliati 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato con lo stop alla rata Irap di giugno. Via inoltre la prima rata Imu per gli alberghi e gli stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. Previsti sconti fiscali per quelle attività che per riaprire devono applicare le misure di sicurezza anticontagio.
Le scadenze fiscali sono state rinviate a settembre.
È previsto un aiuto alle famiglie che hanno figli, ed è stato istituito un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, pari a 25,6 miliardi di euro. È stato prorogato il bonus dei 600 euro per i lavoratori autonomi. Previsto un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Nel decreto, spiega Conte, "c'è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione". Il bonus baby sitter raddoppia a 1.200 euro, e potranno essere usati anche per centri estivi e per l’infanzia. Rinnovati anche i congedi parentali fino a 30 giorni per dipendenti settore privati.
Prevista una indennità 600 euro anche per aprile e maggio per i lavoratori dello spettacolo. Sono stati stanziati anche 50 milioni di euro per il fondo cultura nel 2020.
I ritardi sugli ammortizzatori sociali
"Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce" le risorse stanziate. "Abbiamo pagato l'85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura". Così il presidente Conte in conferenza stampa riguardo la modalità di erogazione degli ammortizzatori sociali.
Due miliardi per la Sanità
Per la sanità il presidente del Consiglio Conte ha annunciato un "intervento cospicuo", pari a 2 miliardi e 250 milioni. È stata annunciata l'assunzione di 9.600 infermieri oltre all’aumento del 115% dei posti in terapia intensiva. Si prevede anche 8 infermieri di continuità ogni 50mila abitanti.
Sostegno al Turismo e Bonus Vacanze
Il decreto ha stanziato 20 milioni per sostenere il turismo. Previsto anche un bonus vacanze da massimo 500 euro per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro
Spostamenti limitati tra le Regioni
"Almeno in questa fase - spiega il premier - la maggioranza delle Regioni chiede che vengano mantenute le restrizioni sugli spostamenti tra Regioni".
Fondi per l'agricoltura e regolarizzazione lavoratori
L'intervento del ministro Teresa Bellanova ha riguardato il comparto agricolo: "Sono stati stanziati 1.150 miliardi per sostenere la filiera agricola. Ci sono interventi per settori sofferenti come il florovivaismo. Abbiamo destinato 250 milioni di euro per facilitare l'accesso al credito delle imprese e 250 milioni per fondo indigenti gestiti da volontariato laico e cattolico. Si acquistano prodotti che sarebbero dovuti andare all'estero o alla catena Horeca, andranno al tavolo degli indigenti. Gli sfruttati nelle campagne o in false cooperative potranno accedere a permesso di soggiorno per lavoro e riconquistare la loro dignità. Lo stato è più forte del capolarato". Nel dire questa ultima misura il ministro si è commosso.
Le misure economiche
Si proroga la cassa integrazione già attivata, si ripropone il bonus 600 euro e ampliato per la terza mensilità, 4,5 miliardi i fondi destinati. Il decreto rilancio stanzia "6 miliardi" per gli indennizzi alle imprese "che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità".. Abolizione saldo Irap per le imprese che vanno da 0 a 250 milioni di euro di fatturato, una misura che incide sul terzo settore. Ci sono poi 600 milioni di euro per l'abbassamento delle bollette, costi fissi tolti per le imprese rimaste chiuse. Inoltre si danno anticipi di pagamenti per i debiti della pubblica amministrazione.
Assunzione e fondi per la sanità
A parlare è stato il ministro Roberto Speranza: "Sono 3 miliardi e 250 milioni di euro per la sanità, risorse per rete territoriale, la chiave fondamentale per affrontare l'epidemia. Avremo nuovi 9.600 infermieri di famiglia per servizi domiciliari. A fine emergenza avremo 11mila posti in terapia intensiva, l'Italia diventa uno dei paesi più pronti. Serbiamo 240 milioni per nuove assunzioni, 190 milioni per incentivi a medici e personale sanitario. In più avremo 4.200 borse di specializzazione in più.
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