Vendere scarpe rimaste nei magazzini di Capannori, l'accordo con i negozi della Piana lucchese

Luca Menesini

Aaa cercasi negozi di scarpe che vogliano vendere nel proprio negozio le calzature rimaste nei magazzini delle aziende del capannorese a causa del Coronavirus.

È questa la nuova scommessa che il sindaco di Capannori Luca Menesini vuole fare per aiutare le aziende del territorio: un’idea emersa a seguito di un incontro tenuto insieme alla consigliera con delega al calzaturiero Lia Miccichè con gli imprenditori del settore, per provare a limitare le perdite provocate dalle chiusure legate al Covid-19.

Secondo il ragionamento del Comune di Capannori i negozi di scarpe della Piana – quindi dei comuni di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari e Montecarlo - e i calzaturifici potrebbero riuscire a fare rete e a trovare un accordo vantaggioso per tutti: vendere scarpe made in Lucca a prezzi competitivi nei negozi e offrire così un’opportunità a tante famiglie in difficoltà a causa della situazione attuale.

In un primo momento l’amministrazione comunale aveva pensato a facilitare dal punto di vista burocratico l’apertura di temporary shop nei locali delle ditte per far loro vendere l’invenduto. Questo, però, avrebbe potuto creare una conflittualità con i negozi del territorio, e pertanto il ragionamento si è sposato sul fare rete. Una soluzione che all’amministrazione piace molto di più e pertanto se ne fa promotrice.

“Il Coronavirus ci ha dimostrato che l’unione fa la forza e che dalle difficoltà se ne esce tutti insieme – dice il sindaco Menesini –. Questo principio vale per tutto, non solo per l’emergenza sanitaria. Adesso dobbiamo lavorare tutti per limitare i danni causati da questo periodo di fermo: c’è bisogno di ripartire e trovare un modo perché la ripartenza sia di tutti, nessuno escluso.

Per questo motivo, trovo molto interessante proporre un progetto di rete fra i negozi lucchesi e i calzaturifici per far fronte alle difficoltà causate dal Covid-19. Anziché creare competizione, vogliamo creare collaborazione. Un esperimento dove tutti possono uscirne vincitori: gli imprenditori del calzaturiero, i negozi e i cittadini che possono comprare calzature di qualità a prezzi competitivi. In tempi come quelli attuali, bisogna andare oltre a quello che si fa di solito e sperimentare nuove soluzioni. Pertanto mi appello ai negozi di calzature di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari e Montecarlo perché rispondano affermativamente a questa scommessa e si provi insieme a superare la delicata fase che stiamo vivendo. Ho grande fiducia nel tessuto commerciale e imprenditoriale del nostro territorio, e sono sicuro che sarà un successo”.

Stando alla tabella di riaperture presentate dal Governo, i negozi dovrebbero riaprire lunedì 18 maggio. Pertanto i negozi che vogliono aderire all’iniziativa di mettere in vendita le calzature rimaste nei magazzini possono mandare una mail entro venerdì 15 maggio a sindaco@comune.capannori.lu.it. Nell’oggetto della mail scrivere “Calzature” e nella mail mettere informazioni sul negozio e un recapito telefonico.

Fonte: Comune di Capannori - Ufficio stampa

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