Jeanne Modigliani, figlia del grande artista Amedeo nel corso di decenni ha raccolto e organizzato testimonianze e documenti relativi all''illustre genitore. Nel 1984 Jeanne muore in circostanze misteriose. Gli archivi sono stati donati all'Italia nel 2006, ma illegalmente sono stati poi venduti e trafugati all'estero. Dania Mondini e Claudio Loiodice, autori del libro ‘L'Affare Modigliani’ ritrovano gli Archivi a Ginevra e presentano una specifica denuncia, allegando documenti e prove video. Da circa 6 mesi non si conosce l'esito delle indagini.
Nell’attesa che le indagini facciano il loro corso gli autori del ritrovamento hanno lanciato una petizione diretta al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e a Luca Salvetti, sindaco della città labronica.
L'importante patrimonio archivistico appartiene all'Italia ed esiste un accordo tra Italia e Svizzera per semplificare il rientro del patrimonio artistico.
Chiediamo al Ministro e al Sindaco di impegnarsi per risolvere il problema, far rientrare il materiale storico a Livorno e affidarli al Comune, unico ente titolare e legittimo per garantire la memoria di Amedeo Modigliani. Si dovrà impegnare a valutarli, custodirli ed esporli al pubblico. Il Ministro si dovrà impegnare per dare più impulso alla lotta contro le falsificazioni nel mondo dell'arte.
La petizione è stata già firmata dal presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, Salvatore Calleri.
Questo il link per aderire: http://chng.it/p5fRj5vZmy
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Antonino Caponnetto
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