Fase 2, Coldiretti Toscana: "Azzerare la Tari per aziende agricole e agriturismi"

Coldiretti Toscana lancia l’appello al presidente dell’ANCI Matteo Biffoni affinché si faccia portavoce verso i Comuni per l’azzeramento della Tari per le aziende agricole e soprattutto per gli agriturismi che sono stati chiusi per effetto del lungo lockdown causato dall’emergenza Coronavirus per l’anno 2020. In una lettera Coldiretti Toscana spiega che la richiesta relativamente alla TARI 2020 nasce in aderenza alle indicazioni contenute nella nota  dell’IFEL, la Fondazione di ANCI, indirizzata ai Comuni del 24 aprile scorso, con la quale vengono ritenute adeguate eventuali misure in favore delle imprese agricole, in particolare di quelle esercenti attività agrituristica che hanno subito, in conseguenza della crisi epidemiologica e dei provvedimenti atti a contenerla, un azzeramento della domanda e delle presenze, peraltro con una evidente diminuzione della relativa produzione di rifiuti.

“L’emergenza CoViD - 19 con oltre 2 mesi di chiusura forzata ha causato gravissimi danni all’economia del settore agricolo e soprattutto agrituristico; le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole le quali, nonostante tutto, non hanno interrotto le attività principali di coltivazione e di allevamento e continuano a garantire la produzione di cibo, pur in presenza di una forte concorrenza di prodotti esteri di bassa qualità sui banchi dei supermercati” ha detto il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi.

“L’attuale situazione di incertezza in ordine alla ripresa delle attività e del turismo non consente infatti a tali imprese di riprogrammare gli impegni e di far fronte agli obblighi di natura tributaria, rischiando di comprometterne la tenuta economico-finanziaria”, continua il presidente Filippi.

L’impatto della pandemia da Coronavirus per l’agricoltura varia da comparto a comparto – denuncia Coldiretti Toscana - con picchi anche del 100% per l’agriturismo dove in Toscana sono chiuse per le misure anti contagio tutte le 4.500 strutture che contano 31mila posti letto e 700 piazzole che accolgono oltre 60mila persone, mentre tra le aziende agricole che esportano il 70% sta subendo cancellazioni di commesse anche per le difficoltà alle frontiere e si registra anche il crollo dei servizi forniti a bar e ristoranti chiusi per l’emergenza. In molti casi i compensi riconosciuti agli agricoltori sono scesi sono i costi di produzione secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale emerge che a pagare il conto più pesante all’estero – conclude Coldiretti Toscana - sono stati il settore del vino e del florovivaismo, ma difficoltà sono segnalate sui mercati anche per ortofrutta, formaggi, salumi, pesca e conserve.

Fonte: Coldiretti Toscana - Ufficio Stampa

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