Premesso che l’Amministrazione Comunale sta seguendo, fin dall’inizio, con grande attenzione e apprensione la vicenda collegata all’epidemia del coronavirus, sia per le rilevanti questioni di carattere sanitario e le ricadute economiche che già stanno provocando una grave crisi economico-finanziaria senza precedenti nella storia della nostra Repubblica e che questa purtroppo produrrà un grande disagio sociale con conseguenze sulle persone e sulla possibile tenuta del tessuto sociale stesso.
Dato atto che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso una serie di iniziative finalizzate a contenere gli effetti di questa pandemia sia sul piano sanitario che su quello economico:
Sul piano più strettamente sanitario abbiamo:
Þ Provveduto da subito a produrre mascherine che abbiamo distribuito a tutte le famiglie allargando questa iniziativa anche ai comuni che fanno parte della nostra Unione distribuendo circa 80.000 mascherine.
Þ Attivato un servizio di consegna a domicilio della spesa per i più anziani
Þ Attivata una centrale di ascolto con l’intento di intercettare un disagio psicologico crescente utilizzando 6 psicologi professionisti.
Sul piano più strettamente economico:
Þ abbiamo Distribuito tempestivamente buoni alimentari messi a disposizione dal Governo
Þ Il Comune come socio di maggioranza ha sollecitato l’assemblea per l’approvazione tempestiva del bilancio della Belvedere S.p.A. provvedere immediatamente a liquidare il dividendo ai soci (la società a circa 800 900 piccoli azionisti)
Þ Abbiamo anticipato il bando che il Comune aveva intenzione di fare per distribuire il dividendo sociale ai cittadini più bisognosi del Comune anticipando intanto 2500 € in buoni da spendere nel territorio del comune di Peccioli
Þ Stiamo approvando una delibera per accelerare i tempi per la liquidazione dei contributi per la formazione giovanile extra scolastica.
In generale siamo stati impegnati ad accelerare le procedure burocratiche e cercando di mettere liquidità nel sistema e più velocemente possibile.
La grande preoccupazione, oramai condivisa a tutti livelli sia dalla opinione pubblica, dagli esperti, e in modo sempre più crescente anche nella classe politica, è quella di affrontare questa crisi economica che non ha precedenti in tutta la storia della nostra Repubblica.
Tante e diverse sono le iniziative da intraprendere, ma sicuramente è fondamentale avere un piano di grandi investimenti pubblici, l’unica attività che può sorreggere qualsiasi ripresa economica.
Già all’inizio di questo periodo in una lettera indirizzata al presidente della Toscana Enrico Rossi il sindaco per conto dell’amministrazione scriveva “dobbiamo mettere in campo investimenti economici consistenti a tutti livelli. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione prima ancora di chiedere nuovi finanziamenti da impiegare per altri investimenti è importante accelerare e sbloccare quelli già previsti e finanziati” ancora “le modalità di spesa degli enti sono, oggi rispetto alle esigenze, troppo stringenti e vincolati, la lunghezza delle procedure burocratiche dilazionato nel tempo investimenti facendo così perdere quell’effetto di stimolo immediato di cui oggi c’è somma urgenza” ….. “Se non vogliamo correre il rischio di uscire da una crisi sanitaria seria e complicata e trovarsi totalmente immersi in una crisi economica e sociale ancora più complessa correndo il rischio di compromettere la tenuta sociale. Una prospettiva del genere già di per sé inquietante potrebbe peggiorare mettendo a dura prova la tenuta democratica del sistema paese.
Siamo all’inizio della seconda fase e tenuto conto che l’unico modo per far ripartire il paese e ridurre al minimo l’effetto devastante di una crisi occupazionale mai vista prima stà nella possibilità di grandi investimenti pubblici.
Valutato come assolutamente prioritario in questa fase riattivare tutte le opere pubbliche programmate, gli interventi e le manutenzioni, i cantieri di lavoro e sostenere quindi, nel migliore dei modi, le imprese e la ripresa economica dei nostri territori.
Tenuto conto che la nostra Amministrazione sta lavorando ad importanti investimenti pubblici che possono contribuire al sostegno dell’economia.
Viste le note esplicative pubblicate da Anac in un vademecum che sostanzialmente riepilogano - a beneficio dei funzionari pubblici e operatori del settore - quelli che sono gli strumenti offerti dal codice degli appalti per arrivare ad una rapida aggiudicazione degli appalti pubblici in questa fase emergenziale in attesa e nella speranza che il legislatore possa prendere provvedimenti più adeguati all’attuale momento.
Infatti, da una lettura attenta dei vari DPCM del Presidente del Consiglio e le numerose ordinanze regionali si può tranquillamente affermare che l’emergenza non possa essere riconducibile a un singolo fatto o a un singolo settore, ma estesa a tutte le fasce della società e dell’economia con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Gli strumenti che, in questa circostanza, dobbiamo utilizzare per affrontare questa crisi e in special modo per quanto riguarda gli investimenti vanno ricercati e ricompresi nel concetto di emergenza e somma urgenza, istituti già previsti nel Codice degli appalti e quindi utilizzabili a legislazione invariata.
Dato atto che ad oggi l’emergenza Covid-19 non può più soltanto intendersi come emergenza sanitaria, ma la stessa è diventata oggi anche e soprattutto emergenza economica, in quanto stiamo assistendo alla caduta a picco della domanda in molti settori, ed è quindi doveroso da parte di ogni istituzione a tutti i livelli contribuire al sostegno dell’economia e quindi anche delle imprese e famiglie;
D E L I B E R A
Di impartire direttive agli uffici affinché gli stessi si adeguino al vademecum Anac e ricorrano a tutti gli strumenti previsti dall’attuale normativa per la semplificazione e velocizzazione procedure affidamento là dove ricorrano i presupposti di emergenza, da intendersi come urgente necessità di mettere in campo nel minor tempo possibile investimenti pubblici che possano contribuire al sostegno dell’economia;
Di circoscrivere l’indirizzo operativo di cui in oggetto alla durata temporale di numero massimo mesi sei, salvo eventuali proroghe dovute al perdurare dello stato emergenziale e salvi gli eventuali futuri interventi normativi di livello nazionale in materia.
Fonte: Comune di Peccioli
Notizie correlate
Tutte le notizie di Peccioli
<< Indietro