Durante l'odierna seduta consiliare, è stata approvata all’unanimità dall'aula, la surroga di Alessandra Bagnoli, prematuramente scomparsa, con Stefania Selvaggi, che è subentrata nel gruppo “Fratelli d'Italia. Non essendoci motivi ostativi di ineleggibilità e incompatibilità Stefania Selvaggi è entrata in carica immediatamente.
Interrogazione Valentini su mancata citazione di Siena in Six Underground
La mancata citazione di Siena nel film “Six Underground”, nell’interrogazione di Bruno Valentini (Pd) nell’assemblea di oggi. Il consigliere ha ricordato che "a seguito dell’uscita della versione italiana della pellicola di Netflix in cui, nonostante le riprese fatte in centro città e dopo un accordo fra l’amministrazione e la società Eagle Pictures per un contributo di 100 mila euro per l’occupazione di strade e piazze, Siena non è stata affatto menzionata, bensì alcuni dei luoghi più rappresentativi della città sono stati confusi con Firenze con un’inevitabile perdita di immagine".
Valentini ha chiesto quindi "come mai il contributo della società cinematografica a vantaggio della città del Giglio è stato cinque volte superiore a quello riconosciuto a Siena nonostante l’enorme disponibilità data al regista, e se e come l’amministrazione si è assicurata che il film evidenziasse con chiarezza il patrimonio culturale e architettonico senese producendo quel positivo ritorno di immagine che ci si aspettava dopo le dichiarazioni fatte a suo tempo dal sindaco De Mossi".
"La produzione del film ha complessivamente lavorato nella città di Firenze per più di un mese - ha esordito il sindaco Luigi De Mossi nella risposta - mentre a Siena erano state inizialmente previste solo tre giornate di riprese effettive, divenute poi sei (dal 2 al 7 settembre come da apposito accordo sottoscritto tra le parti), che si sono poi prolungate per il tempo necessario alla preparazione e alle prove".
"A fronte delle diverse scelte della Produzione, è facile intuire che la somma riconosciuta al Comune di Siena è stata inferiore rispetto a quella di Firenze, anzi, considerata la rilevante diversa entità temporale, l'importo ottenuto dall'Amministrazione rappresenta sicuramente un obiettivo sostanzialmente molto positivo", ha aggiunto prima di elencare le cifre introitate dalle casse dell’amministrazione: oltre alla somma di 100.000 euro riconosciuta a fronte della collaborazione e dei servizi assicurati dal Comune di Siena, sono state versate allo stesso le somme relative al canone di occupazione di spazi e aree pubbliche con riferimento alle zone interessate dalle riprese per 9.743,88 euro, 672 euro dovuti per accesso ZTL per e le ulteriori spese per permessi, autorizzazioni e licenze.
A queste si devono aggiungere "le ricadute economiche che le riprese hanno determinato sul territorio. Per quanto a nostra conoscenza risulta che la Produzione abbia risarcito in misura congrua e soddisfacente tutti i commercianti interessati dalle chiusure e tutti i danni eventualmente causati a privati. Ovviamente non è possibile quantificare, ma l'assoluta assenza di rilievi e lamentele sembra sufficiente a dimostrare il soddisfacimento degli interessati. Inoltre molti oggetti di scena sono stati realizzati da negozi senesi. Un esempio è la torta gigante che serviva per la scena al Ponte di Romana che è stata commissionata a una nota pasticceria senese", ha detto De Mossi, ricordando anche "il resto dell'indotto: circa trecento persone che per almeno cinque giorni hanno soggiornato a Siena".
Il sindaco è dunque entrato nel merito del film: "E’ il caso di ricordare che, come accade in tutte le Produzioni di questo livello, il soggetto e la sceneggiatura non sono stati oggetto di trattativa. Sono arrivati a Siena con uno script pronto da tempo, blindato e non diffuso pubblicamente se non in termini molto generali e generici. La proposta era da accettare o rifiutare in blocco, ma, al tempo stesso, si avvaleva di un regista come Michael Bay, autore di successi planetari, di un attore protagonista come Ryan Reynolds e della distribuzione mondiale su Netflix, che ormai entra in tutte le case del mondo con una capillarità ben superiore a quella delle sale cinematografiche tradizionali, che hanno garantito, di per sé, visibilità in misura unica alla nostra città, riconoscibile in varie inquadrature e ringraziata nei titoli di coda".
In merito al ritorno di immagine per il territorio, De Mossi ha affermato che "basta una ricerca molto veloce sui portali esteri per trovare un'ampia rassegna stampa sul film, dove viene citata la nostra città in più occasioni come una delle splendide location", passando poi ad elencare una lunga serie di prestigiose testate che hanno citato Siena, e ricordando che "i numerosi post sui social degli attori e degli altri professionisti che hanno scattato foto che hanno fatto il giro del mondo al pari delle immagini riprese da senesi e turisti nei giorni delle riprese". Infine ha voluto specificare che si tratta "di un film d'azione, e non di un documentario sulle nostre bellezze artistiche o da un filmato promozionale e, tuttavia, Siena è ben riconoscibile con il suo patrimonio architettonico, come al minuto 10.45, dove appare inconfondibile Piazza del Campo con il Palazzo comunale e la Torre del Mangia, come in un’altra inquadratura in cui appare la chiesa di S. Maria in Provenzano".
Una collaborazione in cui "Siena ha chiaramente dimostrato di poter essere un set ideale e questo può sicuramente rappresentare un incentivo per altre produzioni che intendono lavorare nella nostra città. In definitiva l'Amministrazione ha ritenuto che fosse una buona opportunità e un buon investimento anche per le ricadute future: confidiamo sul fatto che questa esperienza potrà convincere altre produzioni a sceglierci come set, moltiplicando così ulteriormente i positivi effetti di questa operazione".
Il consigliere Bruno Valentini si è dichiarato "Non soddisfatto dalla risposta data dal sindaco De Mossi. Alla mia interrogazione sul perché il film Six Underground non abbia citato Siena, contrabbandando le scene girate nella nostra città come piazze e strade di Firenze, il Sindaco De Mossi ha minimizzato, leggendo alcuni articoli di riviste che parlavano comunque di Siena. Sono rimasto sorpreso e scandalizzato da questa inadeguata reazione del Sindaco, che non si è indignato per la mancata citazione. Che importa se qualche giornale ha riportato le notizie corrette! Da un Sindaco che non perde occasione per autoproclamarsi "difensore della città” - ha concluso Valentini - ci si poteva aspettare una reazione ben diversa. E non possono bastare i 100mila euro pagati dalla produzione alle casse comunali, che per Firenze invece sono stati 500mila".
Fonte: Comune di Siena - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Siena
<< Indietro