Sabato 9 maggio 2020, la rassegna il Libro della Vita presenta uno degli appuntamenti in programma dedicati alle città : questa volta tocca a La Havana con una guida d'eccezione: David Riondino. L'incontro, presentato da Raffaele Palumbo, sarà trasmesso sabato 9 maggio alle 21 sulle pagine Facebook @librodellaVita e @comune.scandicci . L’incontro di sabato 9 maggio con Davide Riondino su Facebook è il terzo appuntamento online per gli ultimi quattro incontri della sesta edizione de Il Libro della Vita, dopo la ripartenza del 26.4 con Pietro Bartolo, medico ed eurodeputato che per quasi vent'anni è stato responsabile delle prime visite ai migranti in arrivo a Lampedusa e che ha parlato del tema Lampedusa, Italia, Europa, e il secondo appuntamento del 3.5 con Anna Steiner, architetto e docente alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano che ha parlato del suo rapporto con il libro Il diario di Anna Frank. L’ultimo incontro sarà quello di domenica 17 maggio 2020 alle 11, quando Neri Binazzi, docente di linguistica all'Università di Firenze, parlerà del suo libro della vita, Il coraggio del pettirosso di Maurizio Maggiani. Gli incontri non saranno in diretta ma registrati e saranno visibili sulle pagine facebook del Comune di Scandicci e de Il libro della Vita e saranno presentati da Raffaele Palumbo. Tutti gli incontri sono visibili su https://www.facebook.com/comune.scandicci/ oppure https://www.facebook.com/librodellavita/ .
Davide Riondino, partecipa più volte al Club Tenco, l’ultima nella edizione 2017. Apre nel 1979 lo storico Tour di De André e PFM. Tra i suoi successi più noti, Maracaibo, pezzo cult dell’estate ’81, e il personaggio di Joao Mesquinho. Dal suo debutto, oltre la musica e la scrittura poetica, esplora instancabilmente il teatro (ha lavorato con Paolo Rossi, Giuseppe Bertolucci, Sabina Guzzanti, Sandro Lombardi, Enrico Rava, Stefano Bollani, Dario Vergassola), il cinema (ha lavorato con Marco Tullio Giordana, Gabriele Salvatores, Sabina Guzzanti, oltre a dirigere i film “Cuba libre – Velocipedi ai tropici”) la radio (tra gli altri programmi da lui condotti, “Il Dottor Djembé”, con Stefano Bollani, su RaiRadio3 e “Vasco de Gama”, con Vergassola, su RaiRadio2) e la televisione (“Maurizio Costanzo Show”, “Quelli che il calcio”, “A tutto volume”, “Velisti per caso” e “Una poltrona per due”). Verseggiatore satirico per «Tango», «Il male», «Cuore», animatore degli storici Festival di Cuore e Tango a Montecchio Emilia. Tra il suoi libri ricordiamo Rombi e Milonghe (Feltrinelli, 1993) e, illustrato da Milo Manara, Il trombettiere (Magazzini Salani, 2012), Lo Sgurz (Nottetempo, 2016). Documentarista, ha girato e prodotto vari lavori sulla improvvisazione in versi a Cuba, uno per tutti “Shakespeare in Avana”, nel 2010. Tra i lavori più recenti: “Bocca baciata non perde ventura”, un cd con 12 ballate dal Decameron di Boccaccio, composte per una trasmissione celebrativa nel novellista su Radio 3; “Il Bolero come terapia”, traduzione ed esecuzione di 12 famosi boleros, arrangiato da Claudio Farinone, chitarrista, per un titolato organico di latin Jazz.
“E' difficile parlare di cultura senza cadere nella retorica di questi tempi – dicono i promotori de Il Libro della Vita - Quello di cui siamo certi è che la scienza del sapere, dello scrivere, dell'immaginare, del guardarsi dentro sono indispensabili come quelle del curare. All'inizio di questa emergenza molti scrivevano o dicevano cose tipo 'la bellezza salverà il mondo', o 'l'arte ci guarirà': ebbene, è certo che questo non sia possibile, che questo sia uno scontro frontale che necessita della scienza, della buona politica e dell'impegno di ognuno di noi. Quello che invece la cultura può, è comunque molto, molto, molto importante: ascoltare menti illuminate, leggere buona letteratura, ascoltare buona musica è il modo migliore per tenere il nostro cervello allenato, per non cadere in stati d'animo inutili e dannosi, per capire che i nostri sentimenti sono quelli di molte altre persone. Inoltre, crediamo sia di vitale importanza continuare a sostenere come possibile il comparto culturale, fatto di lavoratori che come tutti gli altri soffrono la difficile crisi economica che ci sta colpendo. Piccole, piccolissime cose che vogliono essere un gesto di sostegno e di gratitudine nei confronti di un settore che più di altri sarà danneggiato da questi eventi. E' per questo bisogno di condivisione, di incontro e di 'cultura di sostegno' che il comune di Scandicci ha deciso di riprendere, seppure in forma diversa, gli appuntamenti mancanti de Il Libro della Vita”.
Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio stampa
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