La farmacia ospedaliera di Livorno, dal febbraio scorso ad oggi, ha gestito e movimentato complessivamente oltre due milioni di dispositivi di protezione individuale assicurandone la distribuzione di quelli forniti dalla Regione Toscana alle strutture ospedaliere e territoriali ed eseguendo verifiche su tutte quelle provenienti da donazioni. Ma non solo, ha realizzato, partendo dalle materie prime, oltre mille litri di gel alcolico assicurandone la disponibilità per tutti gli operatori sanitari quando sul mercato era praticamente sparito.
“Se tutti conoscono bene l’impegno speso in prima linea da medici e infermieri in questa grave emergenza sanitaria – spiega Francesca Azzena, Direttore della Farmaceutica Ospedaliera dell’Area territoriale di Livorno - meno noto, perché meno visibile, ma ugualmente determinante è stato il ruolo dei farmacisti. Ormai anche i cittadini hanno capito che armi indispensabili per la lotta al Covid-19 sono, oltre a farmaci e disinfettanti, sono tutti i dispositivi di protezione individuale: dai più comuni come guanti o mascherine fino alle tute e visiere che i cittadini hanno imparato a conoscere. E soprattutto abbiamo toccato con mano quanto possa influire sulla sanità, in tempo di pandemia, la scarsità di queste forniture. La farmacia ospedaliera di Livorno ha da subito svolto un ruolo determinante per tutta l’Azienda di concerto con il Dipartimento del Farmaco diretto da Giuseppe Taurino che ha garantito il raccordo con la regia dell’Unità di Crisi Aziendale. La centralizzazione della logistica, funzione ormai da anni trasferita ad Estar, ha favorito la gestione dei Dpi, garantendo che fossero distribuiti seguendo l’evolversi dell’emergenza ed evitando il rischio di dispersione di queste risorse insostituibili. Sono stati gestiti e movimentati complessivamente oltre due milioni di dispositivi, quantità al limite della capienza del magazzino, sempre prontamente smistate secondo i criteri stabiliti e le necessità emergenti”.
Ma la farmacia livornese ha assicurato non solo un supporto logistico. “L’improvvisa criticità determinata dall’indisponibilità del gel alcolico per la disinfezione delle mani – continua Azzena – è stata affrontata con il tempestivo reperimento delle materie prime, trasformate nel laboratorio galenico in oltre mille litri di soluzione igienizzante resa disponibile per tutti gli operatori dell’Azienda. Sul fronte dei farmaci, se da un lato è stata garantita la continuità assistenziale attraverso la distribuzione diretta dei farmaci senza alcuna riduzione del servizio ai cittadini, dall’altro si è realizzata nella Farmacia Ospedaliera la cabina di regia per l’approvvigionamento all’estero di farmaci di uso comune, essenziali per il trattamento delle complicanze respiratorie del Covid-19 che erano diventati carenti sul mercato nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie allo spirito di squadra di un gruppo che comprende farmacisti, amministrativi, operatori tecnici e il tecnico di laboratorio, che ha saputo interpretare con dedizione e professionalità il proprio ruolo di supporto trasversale alle attività sanitarie ospedaliere e del territorio”.
Fonte: Ausl Toscana Nord Ovest
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