È difficile potere ipotizzare quanto accadrà all’immobiliare nel 2020 data l’emergenza Covid 19. Certo è che, la chiusura delle agenzie immobiliari, comporterà un inevitabile calo nei volumi delle compravendite. Tutto dipenderà da quando rientrerà la situazione: se a giugno le attività potranno ripartire ci si potrebbe aspettare un effetto rimbalzo a partire dal secondo semestre dell’anno.
In questo contesto il settore del pregio è un segmento, che ragiona con logiche diverse rispetto al normale residenziale. Un’ipotesi che potrebbe realizzarsi è che, con il pesante calo di tutte le Borse mondiali, chi ha liquidità torni a investire su quelli che sono i beni rifugio per eccellenza.
Tra i mercati di pregio monitorati da Santandrea Luxury Houses, quello di Firenze ha mostrato nel 2019 un andamento positivo e potrebbe costituire, per le sue caratteristiche, una piazza interessante da considerare, dato che si conferma una delle città preferite soprattutto dagli stranieri, che ne colgono ottime opportunità di investimento.
A Firenze, la zona più richiesta si è confermata il Centro Storico, a cui si aggiungono le zone dei Viali, Piazzale Michelangelo-Porta Romana, Salviatino e Bolognese, stabile invece la prima collina. La maggiore richiesta verte su appartamenti nuovi/ristrutturati o in buono stato all’interno di palazzi d’epoca o contesti prestigiosi mediamente di circa 150 mq e 3 camere da letto; la presenza del box o posto auto e della terrazza o giardino privato rimangono elementi di particolare rilevanza nella scelta dell’immobile.
“Anche nel 2019 la domanda per le residenze di pregio a Firenze è aumentata, il problema semmai è che non sempre l’offerta è stata in grado di soddisfare la richiesta. – dichiara Andrea Poggianti, relationship manager Gabetti Property Solutions Toscana - Un bell’appartamento nelle zone più appetibili viene di norma venduto in breve tempo. Parliamo di immobili nel Centro Storico e nei Lungarni, ma anche nella zona di Piazzale Michelangelo, Bellosguardo, Volta e Salviatino e nei Viali. Certo, adesso, con l’emergenza Covid e le persone che necessariamente vivono di più la loro abitazione, tutti vorrebbero, e vorranno anche in futuro, avere una casa con uno spazio esterno: un terrazzo oppure un giardino privato. Ma non solo, molto probabilmente si cercheranno anche appartamenti di dimensioni maggiori rispetto all’attuale, perché verrà dato più valore allo spazio fruibile”.
Nel secondo semestre 2019, il principale driver per l’acquisto di un immobile di pregio a Firenze è stato la sostituzione, che ricopre il 60% delle casistiche, seguito da un 20% di acquisto a fini di investimento e da un 20% per acquisto della prima casa.
Tra le dotazioni più richieste si segnalano il piano alto, la presenza della terrazza con vista panoramica e il parco/giardino. Importanti anche sale di rappresentanza e box auto. Tra gli elementi penalizzanti, sono ai primi posti il piano rialzato, l’assenza di balconi, la vicinanza a fonti di rumore/traffico in contesti che presentano elementi di degrado e dove il prezzo richiesto non risulta in linea con le caratteristiche dell’immobile.
“Al momento l’epidemia ha rallentato il mercato, ma se a giugno le attività potranno ripartire ci si potrebbe aspettare un effetto rimbalzo a iniziare dal secondo semestre del 2020. Al di là di Firenze che mantiene sempre il suo appeal, ci stanno arrivando segnali positivi riguardo alle aree più attraenti della Toscana come il Chianti, le Crete Senesi, la Val D’Orcia e la Maremma: a causa del Covid stiamo ricevendo richieste per immobili di alto livello, con giardino o parco, magari la piscina, in zone isolate o poco frequentate. Residenze che vengono valutate anche come investimento per quando riprenderà il turismo internazionale. D’altra parte, a fronte delle forti perdite di tutte le Borse mondiali, è plausibile pensare che chi dispone di liquidità possa tornare a investire sui beni rifugio per antonomasia, a partire dall’immobiliare”, precisa Poggianti.
Fonte: Ufficio stampa
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