L’economia italiana prova a riaccendere i motori, ma l’export rischia di perdere buona parte della sua tradizionale forza. La Wto (Organizzazione mondiale del commercio) parla infatti di una possibile flessione degli scambi internazionali valutabile tra il 13 e il 20% quest’anno. Per le esportazioni dell’area fiorentina, l’Ufficio studi della Camera di commercio disegna tre possibili scenari, sui quali impatta un elemento aggiuntivo rispetto al lockdown che ancora persiste in alcune aree del mondo, e cioè l’introduzione di nuove politiche protezionistiche. Si tratta di un fenomeno che nella prima fase della pandemia ha spinto alcuni Paesi a bloccare le esportazioni dei dispositivi di protezione individuale per timore di esaurimento delle scorte. Una tendenza che potrebbe estendersi anche ad altri settori (come quello agroalimentare) generando una sorta di nazionalismo economico che finirebbe per colpire ulteriormente il commercio mondiale.
Nello scenario meno negativo (stop temporanei non oltre i 3-4 mesi, assenza di misure protezionistiche), allo stato attuale delle cose quello più probabile, la contrazione delle esportazioni fiorentine nel 2020 sarebbe del 14,8% (con Pil a -9,4% e import -17,1%). Le altre due ipotesi, ritenute in questo momento meno concrete , prevedono uno scenario intermedio (diffusione di focolai di contagi per tutto l’anno a livello mondiale con l’adozione di misure protezionistiche quasi esclusivamente in ambito sanitario), in cui le nostre esportazioni crollerebbero del 16,2% con Pil a -13,1% e import a -18,9%; e uno scenario peggiore (diffusione più ampia della malattia fino almeno alla disponibilità di un vaccino, introduzione di misure protezionistiche più generalizzate), per fortuna altamente improbabile, con l’export fiorentino in caduta del 35,8% nel 2020, Pil a -35,7% e import a -36,9%. La perdita in valore per l’economia fiorentina oscillerà dai 2,4 miliardi (ipotesi migliore) ai 5,8 miliardi (scenario più negativo). I settori più colpiti saranno quelli tipici del nostro export, come abbigliamento (-28,5%) e sistema pelle (-21,4% di cui -23,2% pelletteria), insieme a farmaceutica (-9,1%) e meccanica (-3,1%).
“Questi numeri confermano la complessità della situazione e l’urgenza che le misure di sostegno all’economia e alle imprese arrivino in tempi rapidi, con procedure snelle e minor carico burocratico possibile – commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze -. Sul fronte dell’export voglio segnalare il nuovo help desk delle Camere di commercio (emergenzacovid@sostegnoexport.it) per aggiornare gli imprenditori che operano sui mercati internazionali riguardo alle nuove procedure di trasporto merci nei diversi Paesi. Sempre su questo fronte, ricordo che il servizio di mediazione internazionale della Camera di commercio di Firenze, gestito dalla Florence international mediation chamber (FIMC), ha deciso di azzerare le spese di deposito fino al 30 giugno 2020 per le imprese che devono affrontare contenziosi con una controparte estera e ricordo anche che la Camera è autorizzata a rilasciare l’attestazione di causa di forza maggiore in caso di ritardi nelle consegne”.
Fonte: Camera di Commercio di Firenze
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