Veramente confuso e confusionario l’atteggiamento della Destra all’interno delle Istituzioni.
Alcune volte usano parole e toni che ci riportano al buio “Ventennio”, altre dimostrano una leggerezza ed una incoerenza nel fare politica davvero preoccupante.
Formano Gruppi Consiliari ed ogni Partito al suo interno agisce per proprio conto, dimostrando di non conoscere l’uno le posizioni dell’altro, quando le divisioni non si manifestano addirittura all'interno di una stessa formazione politica.
Questo è quello che è successo (e non è stata la prima volta) durante il Consiglio Comunale del 28 Aprile a Cerreto Guidi.
La votazione del punto 3 all’ordine del giorno, avente come oggetto “Variazione e storni al bilancio di previsione 2020/2022 ed al Dup 2020/2022”, ha visto il gruppo Consiliare “Centrodestra per Cerreto” diviso. Due su quattro erano i Consiglieri della Destra presenti: uno ha votato a favore e l'altro contro.
La variazione riguarda una somma da destinare ad uno sforamento circa i lavori per la nuova scuola primaria del capoluogo.
La nostra posizione è sempre stata chiara circa il dispendio di energie, non solo economiche, nella costruzione di un plesso scolastico che vedrà favoriti meno di un quarto degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi. Quindi il nostro voto è stato coerentemente contrario.
Ma anche la Destra si è sempre dichiarata nettamente contraria a questa soluzione.
Allora cosa è successo?
Cambiare opinione in democrazia è piu che lecito ma vogliamo mettere in evidenza quanto la politica espressa da tale gruppo sia incoerente e come sia stata mal riposta la fiducia di tanti cittadini.
A livello sia nazionale che locale questa Destra populista e demagogica è brava soltanto a unirsi in cabina elettorale, ma poi di fatto si divide quando si tratta di analizzare i vari provvedimenti e proporre soluzioni.
Sono specchio fedele di questa pochezza leader nazionali come Salvini e Meloni che si dimostrano sempre più "urlatori di piazza", strumentalizzando demagogicamente ogni malessere sociale, istigando a una guerra fra poveri e rappresentando di fatto la parte più retriva e costituzionalmente eversiva piccola e media borghesia italiana, contraria a ogni regolamentazione e a ogni diritto dei lavoratori.
Fonte: Pci sezione Empolese Valdelsa
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