"L’inchiesta sulla partecipata comunale Sas porta di nuovo alla ribalta il tema centrale della gestione delle società partecipate che oggi più che mai si è rivelata, patologicamente, come gestione di un sistema di potere dove, di fatto, il controllore è anche il controllato e impera la logica del “colui che vince comanda”. Dichiara il segretario provinciale della Lega di Firenze Alessandro Scipioni. "Ed è stata proprio questa logica a costituire “terreno fertile ” per certi abusi. L’azione della magistratura non può sostituire la necessità che anche il sistema sappia attrezzarsi autonomamente e dotarsi di nuovi strumenti che ne garantiscano l’integrità, a prescindere dalle tessere di partito. Il commissariamento o le dimissioni sono doverosi, ma non risolutivi se non si interviene sul meccanismo dei controlli. La funzione di controllo e verifica deve essere percepita come essenziale non solo per il controllo formale - ad esempio sui bilanci - ma è fondamentale per tutto ciò che attiene l’ attività ispettiva e di indagine sull’andamento della gestione; una funzione che in politica spetta proprio all'opposizione e che nelle società è propria dei collegi sindacali.
La Lega oggi, in virtù del sostegno che gli è stato assegnato dai cittadini, non solo rivendica con forza quel ruolo, ma pretende che sia proprio il sistema dei controlli sulle partecipare a essere rafforzato; obiettivo possibile, ad esempio, riservando all’opposizione l’indicazione di alcuni membri del collegio sindacale oppure ripensando agli stessi criteri di composizione dei CDA che garantiscano adeguata rappresentatività alle minoranze; una proposta sulla quale auspichiamo si apra sin da subito un confronto con la maggioranza, fuori dalle quelle logiche di potere che da sempre hanno condizionato il mantenimento di certi schemi".
Fonte: Lega provincia di Firenze - Ufficio Stampa
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