Staffoli cerca di tornare alla normalità e, per farlo, diventa teatro di un'esplosione, ovviamente in sicurezza. Oggi, lunedì 4 maggio, giorno dell'inizio della Fase 2 e della fine del primo lockdown, nella frazione di Santa Croce sull'Arno e Castelfranco di Sotto sono stati fatti scoppiare degli ordigni bellici. Nei giorni scorsi sono state trovate alcune bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. La scoperta è stata fatta da alcuni cittadini staffolesi all'interno di un terreno privato in via delle Pinete, nelle vicinanze di un piccolo annesso agricolo, il tutto nella zona che ricade sotto Castelfranco. Oggi la deflagrazione, e per poche ore Staffoli è parso il set di un film.
Sotto il sole cocente, alla presenza di forze dell'ordine e dei sindaci e assessori di zona, gli artificieri hanno fatto ingresso nel giardino dove si trovavano gli ordigni e nel corso di tre ore hanno fatto esplodere sei bombe. Inizialmente erano venti, ma alcune sono state trasportate altrove già nei giorni scorsi. La prima botta verso le 12, l'unica volta in cui il suono dell'esplosione si è avvertito in quasi tutto il paese. Poi altre quattro operazioni da parte dei militari del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, coordinato dalla Prefettura di Pisa. Grazie a un robot le bombe sono state tolte dal terreno e portate in un'area in cui sono state fatte brillare in sicurezza.
Nessuno spavento, anzi, tanta curiosità per qualcosa che, negli ultimi anni, a Staffoli nessuno aveva mai sognato di incontrare. Strade chiuse, circa quaranta persone sfollate, via Livornese deserta e mascherine d'obbligo per l'emergenza Coronavirus: sono stati momenti intensi e particolari, ma nel primo pomeriggio tutto si è concluso. Gli sfollati, 25 nel Comune di Castelfranco e 12 per Santa Croce, hanno trovato ospitalità nel centro temporaneo alle elementari di piazza Panattoni o, chi ha potuto, presso parenti nella frazione.
Massiccia la presenza di carabinieri, polizia municipale, protezione civile, Misericordia, Croce Rossa e Pubblica Assistenza. Alcuni staffolesi hanno dovuto tenere finestre e porte aperte, come da indicazione della forze dell'ordine, e tra i coinvolti c'è stata anche un'attività di fiori, normalmente chiusa il lunedì ma 'aperta' per questo caso speciale.
Gianmarco Lotti
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