Un diciottenne di Laterina Pergine Valdarno è stato arrestato. Il giovane è ritenuto responsabile dell'attentato dello scorso 7 gennaio, quando una molotov venne lanciata contro la caserma dei carabinieri di Pergine. Non ci furono feriti, ma un'auto venne completamente distrutta e la facciata della caserma riportò gravi danni. Solo l'intervento dei vigili del fuoco evitò conseguenze peggiori.
L'arresto del giovane è stato eseguito all'alba di oggi, sabato 2 maggio, dai carabinieri di Arezzo. Le indagini sono andate avanti per mesi e hanno permesso di accertare che il diciottenne aveva effettuato un sopralluogo di fronte alla caserma. Per renderlo meno sospetto, il ragazzo il 7 gennaio effettuò una lunga telefonata per poter transitare di fronte alla caserma senza dare nell'occhio e per valutare la posizione delle telecamere. Da quanto è emerso dalle indagini, quella sera il giovane si recò verso un benzinaio poco distante e privo di videosorveglianza. Acquistò della benzina, riempì una piccola tanica e fabbricò la molotov.
Il diciottenne aveva poi confessato il gesto a conoscenti di famiglia. Da allora i suoi familiari hanno manifestato, come affermano i carabinieri, "di continuo il timore che i conoscenti potessero riferire agli inquirenti il racconto e la paura che la sua colpevolezza potesse emergere da intercettazioni compromettenti di alcune conversazioni intercorse all’interno della famiglia".
Il gesto del ragazzo è nato dalle molte denunce ricevute fin da minorenne per vari atti di teppismo. Il forte risentimento nutrito verso l'Arma lo ha portato a lanciare la molotov agli inizi di gennaio.
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