Coronavirus, Lega Castelfiorentino sulla Fase 2: "Pochi e insufficienti provvedimenti"

Deludente Consiglio Comunale a Castelfiorentino che non va oltre la FASE 1, gestita in maniera impeccabile dalle associazioni di volontariato e da una cittadinanza attenta e collaborativa.
 
La nostra interrogazione è stata circa l'intervento dell'attuale amministrazione su quanto e per quanto tempo si voglia sostenere la famosa FASE 2, quella della ripresa economica con agevolazioni, revisioni, annullamenti o dilazioni di Tari, Cosap, addizionale Irpef ecc.. che potrebbero restare all'interno dell'attuale bilancio preventivo in scadenza 2022, perimetro che permetterebbe di non sacrificare altri servizi necessari alla comunità.
 
Pochi e insufficienti i provvedimenti che si intendono prendere a favore dell’economia, delle famiglie e delle imprese locali. Si stanno studiando azioni per:
- Taglio della TOSAP e della tassa di pubblicità del 50% su base annua per la parte di competenza del Comune
- Gli interventi sulla TARI dovranno attendere le decisioni dell’Unione dei Comuni perché si parla di un intervento di area
- Sospensione dei bollettini (MAV) mense scolastiche dal mese di Marzo, rinvio a giugno dei bollettini emessi a febbraio. Per i pagamenti in forma annuale verranno rimborsati i mesi non usufruiti
- Rette della scuola di musica scontate, tassa di soggiorno sospesa
 
Niente invece su tagli IRPEF di competenza comunale, aiuti sugli affitti commerciali, agevolazioni IMU per gli immobili commerciali. Niente neanche per quanto concerne servizi di supporto alle famiglie nella gestione e assistenza dei bambini che non possono rientrare a scuola da attivarsi in forma gratuita per agevolare il rientro al lavoro dei genitori.
 
Variazioni di bilancio, non preventivate e, oggi necessarie a fronteggiare le urgenze COVID, da noi valutate insufficienti e inconsistenti, 40 mila euro "presi a prestito da un capitolo di spesa" riservato e destinato a spese di tenuta dei cimiteri di paese, "prestito" che si spera venga rifinanziato da altri Enti Centrali o dalla Regione stessa...speriamo.
 
Serve quindi una revisione più accurata e profonda delle risorse, andando anche a sondare i contributi a sostegno di iniziative e associazioni che nel 2019 hanno impegnato risorse importanti e numerose come 150 mila euro alla Fondazione del teatro del Popolo, consapevoli che per adesso le rappresentazioni teatrali sono sospese e c’è bisogno di risollevare il nostro tessuto identitario locale.
 
Non ci è ben chiaro, inoltre con che modalità sono stati assegnati i buoni spesa poiché l’assessore Tafi ci conferma che sono rimaste fuori circa 200 richieste. Dobbiamo pertanto approfondire se le 200 famiglie restate fuori abbiano presentato domanda insieme agli altri o se invece le domande siano arrivate dopo le 300 attribuzioni. Differenza che cambia in maniera significativa il criterio di assegnazione che verrebbe influenzato o dal ritardo nella richiesta di erogazione o da un’inadeguato calcolo di ripartizione.
 
Respinta invece la mozione che avevamo presentato per regolarizzare l’accesso ai sSupermercati del paese in cui suggerivamo una serie di interventi da concordare con le proprietà e le associazioni di categoria per rendere più sicuro e dignitoso quello che è lo stazionamento prolungato dell’utenza, assimilabile a un costante assembramento, situazione non più accettabile in una FASE 2.
 
Il rifiuto è stato giustificato dal fatto che nel frattempo la Coop, divenuto unico oggetto di discussione, ha attivato la procedure cod@casa e questo basta a ritenere superata la mozione non tenendo in considerazione che questa procedura non sembra risolvere da sola il problema che è diffuso anche in altri supermercati e sopratutto che gli anziani, fascia notoriamente più a rischio, potrebbero non saper usare questo strumento. Il Consiglio si è quindi “accontentato” di un provvedimento attivato una settimana fa.
 
La richiesta ci sembrava quanto mai opportuna in un contesto dove si vietano le riaperture a bar e ristoranti per evitare assembramenti e si consentono ancora i ritrovi prolungati di fronte a enti di primaria necessità come Supermercati e Farmacie. Scarse e inattendibili le notizie sulla sanificazione delle aree sensibili su cui approfondiremo.
 
Rileviamo inoltre che Castelfiorentino, comune con più di 18 mila abitanti, dopo tre mesi non ha ancora individuato un’area o una struttura da destinarsi a Centro - COVID 19, elemento di cui si sono dotati Certaldo e Fucecchio come centro di compensazione oltre naturalmente la riorganizzazione del San Giuseppe di Empoli.
 
È quindi necessario un cambio di passo importante da parte dell’amministrazione con scelte coraggiose che determinino anche un cambio di priorità importanti se si vuole salvare un tessuto commerciale, sociale e di servizi che gli hanno valso il titolo di Città, atteggiamento che non abbiamo riscontrato nell’ultimo Consiglio Comunale.
 

Gruppo Consiliare Lega - Castelfiorentino: Susi Giglioli, Paolo Cambi, Stefano Paesano

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