Un primo maggio insolito, senza braciate con gli amici e scampagnate all’aria aperta. L’emergenza Coronavirus ha fermato molte delle nostre abitudini, portando con sé anche tutte le festività che aprono la primavera. Ogni evento per questo è stato annullato, tra cui la Sagra del Crostino di Palaia.
Il piccolo borgo medievale ospita ormai da molto tempo la Sagra del Crostino, che tutti gli anni riunisce in Piazza del Mercato migliaia di persone. Ogni edizione è una festa in grande dove partecipano tutti, chi per allestire le lunghe tavolate, chi per servire una buona bevanda fresca e chi per preparare i famosi crostini, il tutto sempre contornato dalle ormai esperte mani dei giovanissimi di Palaia, abili camerieri volontari che nel divertimento dello stare insieme, accompagnano le pietanze agli ospiti. Grembiule, guanti, retina in testa e si parte a spalmare, compreso il Sindaco Marco Gherardini partecipante di molte edizioni, con i cuochi della Sagra, dietro al grosso bancone da dove spuntano come per magia piatti ricolmi di pane condito, zuppe e tipicità toscane.
È vero, quest’anno gli amanti della Sagra generalmente raggiunta da visitatori di tutta la Toscana e dai turisti, che in questa stagione iniziano ad affollare le vie di Palaia, non si è svolta come al solito, ma questo non vuol dire che si sia fermata. È nata infatti l’idea di coinvolgere i fans dei crostini dalle proprie case e quindi, la 44esima edizione, ha preso vita nelle cucine di ogni partecipante riunendoli tutti via social. La Piazza del Mercato è così diventata virtuale, tramite l’organizzazione della Pubblica Assistenza di Palaia e il Circolo Soms.
Palaiesi e non hanno pubblicato le foto dei propri crostini fatti in casa e la sera del primo maggio, una giuria composta dalle donne della Pubblica Assistenza ha premiato le creazioni culinarie su un podio originale eleggendo il crostino più bello, il più brutto e il più creativo.
“C’è stato un grande coinvolgimento non solo da parte dei palaiesi, ma anche di persone che vivono in comuni limitrofi e fuori Regione. Sono circa 300 i partecipanti stimati – ha raccontato Zoe Ballati, una delle organizzatrici che insieme ad altri ragazzi ha lanciato l’idea della ‘Sagra del Crostino Homedition’. Questo dimostra che l’appartenenza a una comunità non riguarda solo i residenti ma anche coloro che semplicemente sono affezionati al luogo. È stato importante perché le associazioni e le persone hanno partecipato in una modalità del tutto nuova”.
Le foto caricate su facebook, accompagnate dagli hashtag #sagradelcrostinopalaia #homedition, hanno riunito intorno ad una tavola virtuale tutti i crostini degli chef, sprigionando fantasie di forme e di gusti diversi. Da un crostino a forma di pesce ricoperto di salmone ad il classico e intramontabile burro e acciughe, ogni partecipante ha dato libero sfogo alla creatività, aggiungendo fiori di stagione per dare colore e ritagliando forme particolari sui propri pezzi di pane.
Come il crostino più bello, una bruschetta a forma di cuore ricoperta di pomodoro e guarnita con il basilico che, insieme al piatto bianco, formano la bandiera italiana. O ancora, sempre sul podio, vediamo il crostino più brutto, mezzo pomodoro rovesciato con dei peperoncini infilzati come su un porta spilli e infine quello più creativo, del pane ritagliato come la penisola italiana e colorato dalle salse rossa, bianca e verde, omaggiando nuovamente il tricolore.
Le Associazioni, dopo l’evento, hanno lasciato i propri commenti su facebook. “Oggi, 1°Maggio, la piazza del Mercato è rimasta vuota e silenziosa, ma grazie ai ragazzi del circolo Soms, la Sagra del Crostino si è svolta virtualmente nelle case dei palaiesi – ha scritto la Pubblica Assistenza Palaia. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato postando foto di crostini e piatti tipici della nostra sagra, dimostrando attaccamento al paese. Grazie al nostro sindaco Marco Gherardini che dà sempre sostegno alle associazioni del territorio nelle loro iniziative."L'unione fa la forza".
Sulla stessa linea d’onda il pensiero del Circolo Soms: “Grazie per la partecipazione ma grazie anche perché oggi la nostra comunità ha dimostrato che si possono fare grandi cose in tanti modi diversi. Forse qualcuno non si è accorto o non ci ha pensato. La Homedition alla quale avete partecipato è stata molto di più di un evento locale. Abbiamo riempito Facebook di bellezza e condivisione. Abbiamo mostrato ad un pubblico vastissimo -come- si possono superare barriere, in questo caso imposte dalla quarantena che un mese fa sembrava privarci di ogni cosa. Non è stato così, siamo andati oltre”.
“Le associazioni e gli organizzatori sono molto contenti del risultato – ha continuato Zoe – che ha portato avanti questa tradizione con la partecipazione di tutta la comunità. Palaia non si è fermata anzi, le persone si sono impegnate per fare i crostini ma anche per condividerli via social, poiché per molti è una modalità nuova. Pensiamo che sia l’inizio per un nuovo percorso a Palaia, quello della collaborazione tra tradizione e innovazione”.
La Sagra del Crostino non ha premuto il freno con gli anni, ben 44, né di fronte ai primi maggio più sfortunati, magari piovosi, e infine neanche davanti al Coronavirus. Tutto questo è sinonimo di una collettività unita, coesa, attaccata alle proprie tradizioni e se il 2020 non ha concesso ai palaiesi e ai visitatori di condividere i crostini, tra le tavolate sotto i loggiati di Piazza del Mercato, i social hanno comunque fornito un modo di stare insieme a distanza, puntando al futuro e ai prossimi festeggiamenti che torneranno ad essere in mezzo alla comunità.
Margherita Cecchin
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