Dolcezza contro il Coronavirus, il Podere de' Maccanti dona 900 marmellate al San Giuseppe di Empoli

Foto da Facebook

Un montacarichi pieno di dolcezza è quello che è arrivato ieri al San Giuseppe. Tutti i medici e gli infermieri dell'ospedale di Empoli, impegnati nella lotta al Coronavirus, hanno ricevuto un vasetto di ottima marmellata a testa, da spalmare su una fetta biscottata o per accompagnare uno spicchio di pecorino. Si tratta della gustosa donazione del Podere de' Maccanti, azienda agricola situata nei pressi di Stabbia nel Comune di Cerreto Guidi. Negli oltre 40 ettari dell'azienda, dove vengono coltivate frutta e verdura, si producono dal 2009 marmellate e sughi. Infatti, oltre 10 anni fa, la titolare Sandra Maccanti ebbe l'idea di trasformare il prodotto originale in confetture e salse, installando un laboratorio certificato Asl e tutti i macchinari a norma di legge. A oggi il Podere si occupa di vendita diretta ai clienti ed è inserito nella grande distribuzione.

"Visto il periodo di forte segregazione dato dall'emergenza Coronavirus, avevamo molte confetture rimaste invendute a causa dell'annullamento di tutte le fiere di stagione" ha raccontato Manuela Maccanti, figlia della titolare e socia dell'azienda che al momento ha dovuto rinunciare a molte delle possibilità di commercio dei propri prodotti. "Potevamo comunque aspettare e vendere le marmellate in futuro, vista la lunga scadenza, ma abbiamo deciso di donarle al personale sanitario dell'ospedale, per premiarli del loro impegno e sacrificio. È un gesto che ci è venuto dal cuore per coloro che lottano ogni giorno ed ecco che abbiamo scelto di regalare ciò che avevamo da offrire". Il Podere si è quindi messo in contatto con l'Ospedale e, rispettando i metodi di sicurezza dall'impacchettamento al trasporto, ben 900 marmellate destinate ad ogni medico e infermiere, e suddivise in 75 scatole, sono arrivate al San Giuseppe. "Abbiamo deciso di consegnare due gusti in particolare - ha continuato Manuela - che sono un pò i nostri cavalli di battaglia ovvero la marmellata di lamponi e una più particolare, kiwi e zenzero".

La consegna, avvenuta mercoledì 29 aprile, ha rispettato tutti i protocolli di sicurezza dall'invio dei documenti che certificano la regolarità della produzione, al via libera della direzione sanitaria fino allo sbarco nei reparti di ospedale, dove le scatole sono state sterilizzate prima di arrivare nelle mani degli operatori. Ad accompagnare i vasetti pieni di confettura c'era anche una lettera: "Ho scritto un messaggio al personale per esprimere il nostro ringraziamento per tutto quello che hanno fatto e continuano a fare. L'ho scritta a mano e non al computer - ha concluso Manuela Maccanti - perché il nostro gesto arriva dalla terra, dove nascono i nostri prodotti, e una scrittura al computer non avrebbe rappresentato lo stesso sentimento che volevamo far arrivare, quello di estrema gratitudine e vicinanza per coloro che ogni giorno si battono per il bene degli altri".

Margherita Cecchin

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