Lo sport di base non deve restare in panchina. L’Unione Italiana Sportpertutti Comitato di Firenze da settimane sta raccogliendo commenti, suggerimenti e proposte dalle società sportive affiliate. Un numero di associazioni legate da molte anni alla Uisp, che rappresentano uno spaccato significativo e importante della realtà fiorentina.
All’appello del presidente UISP Marco Ceccantini hanno risposto in tantissimi ed hanno voluto far sentire la propria voce. Ne esce un quadro della situazione attuale dettagliato, con le società sportive in attesa di conoscere gli sviluppi e le forme di sostegno concreto, sia sotto il profilo normativo che da un punto di vista economico. Un’attesa che da parte di alcuni è interrotta da incombenze pratiche relative alla propria attività, sospesa ormai da due mesi: c’è chi svolge piccoli lavori di restyling agli impianti e chi ha l’incombenza di alimentare gli animali del proprio maneggio. Lo scorrere del tempo, per quasi tutti, è scandito dal filo diretto e continuo con atleti e tesserati, attraverso le piattaforme di streaming. Strumento quest’ultimo che si è rivelato fondamentale anche per continuare ad allenarsi online tutti i giorni e per non perdere stimoli e motivazioni.
Ad oggi molte delle società faticano ancora ad immaginare gli scenari futuri per la loro attività: c’è chi teme che la stagione sia finita, altri attendono di avere un quadro della situazione più chiaro. Si riscontrano però i primi segnali di ripresa e quindi i più ottimisti sono già al lavoro per organizzare nuove proposte o celebrare ad esempio
50 anni del sodalizio. Taluni si arrovellano su come strutturare le lezioni di gruppo rispettando la distanza sociale. Per lavorare al meglio da più parti si sollecita chiarezza nelle modalità da seguire e nella tempistica. Nell’attesa si pensa al potenziamento dei servizi online, i quali però non possono ritenersi sostitutivi a quella parte di socializzazione e di rapporti umani diretti, fondamentali e preziosi, che solamente l’attività sportiva è capace di generare.
Sugli aiuti economici la parola d’ordine è non lasciare nessuno indietro. In molti temono di essere considerati sport di serie B e di vedersi esclusi o trascurati. Altri aggiungono che un sostegno economico non deve mancare, non solo alle associazioni ma a tutti coloro che operano nel settore: istruttori, corsisti, famiglie.
Su questo e altri aspetti il presidente di Uisp Firenze Marco Ceccantini invita alla riflessione, richiamando l’attenzione su alcuni temi ancora
aperti: “In questi giorni abbiamo interpellato le società affiliate -sottolinea Ceccantini-, in tante hanno risposto esprimendo da una parte positività e voglia di ricominciare, ma dall’altra dichiarandosi preoccupate su come ripartire. Punto quest’ultimo su cui ci associamo, sollecitando aiuti a fondo perduto per le società sportive.
Nell’immediato, nel rispetto delle disposizioni emanate, credo che alcune delle società possano ripartire con le attività puntando magari sulla preparazione atletica, e che gli impianti sportivi possano essere considerati alla stregua dei parchi e quindi utilizzati per svolgere l’attività sportiva in forma individuale o comunque rispettando le opportune distanze. Sono molto preoccupato per lo stato di salute e la forma fisica dei cittadini -aggiunge il presidente- aver sospeso per questo periodo ogni attività può aver peggiorato le condizioni psicofisiche e in generale il benessere di ognuno di noi. Alle autorità chiedo come Uisp un’attenzione particolare per la ripresa dei centri estivi e delle attività delle piscine all’aperto. Per l’utilizzo degli impianti natatori abbiamo già predisposto un piano che mettiamo a disposizione di tutti, associati e non. Ritengo che in un momento come quello attuale l’interesse comune sia di essere uniti e di trovare insieme il modo di ripartire”.
Sulle prospettive molti sono ancora gli interrogativi, ma chiare sono le richieste sintetizzate in sette punti da Uisp Firenze e che le società sportive sottoscrivono: 1) parità di trattamento con gli altri operatori economici; 2) un aiuto economico concreto per evitare che lo sport di base fallisca; 3) moratoria medio-lunga del rimborso del capitale delle rate dei mutui; 4) rinuncia definitiva da parte dei comuni ai canoni concessori; 5) allungamento dei periodi di concessione; 6) contributo per il pagamento delle utenze; 7) riconoscimento della pratica sportiva come prevenzione medica/sanitaria.
Fonte: Uisp Firenze - Ufficio stampa
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