L’Editoriale su invito dal titolo “The Covid-19, epidemiology, clinic and prevention”, sull’epidemiologia, la clinica e la prevenzione della malattia Covid-19 (causata dal virus Sars-Cov-2), è stato pubblicato sul sito della rivista Current Genomics. Si sintetizzano in una pagina le informazioni essenziali per qualificarla dal punto di vista scientifico.
Alla stesura del lavoro hanno partecipato, per Aoup e Unipi, i gruppi della Medicina interna immuno-endocrina (professor Alessandro Antonelli) e delle due Medicine preventive e del lavoro (professori Alfonso Cristaudo e Rudy Foddis), in collaborazione con l’Unità operativa di Medicina V (dottor Salvatore Di Marco).
Una sintesi che analizza il background, la virologia, la trasmissione del virus, le manifestazioni cliniche a cui ha dato luogo nella stragrande maggioranza dei casi e i fattori di rischio utilizzati ai fini della diagnosi.
Si parte dal dicembre 2019 quando, a Wuhan, in Cina, si sono verificati casi di polmonite interstiziale causata da un β-coronavirus poi identificato come Sars-Cov-2, responsabile appunto della patologia nota come Covid-19 determinata da un salto di specie di questo virus animale, che ha permesso la trasmissione da uomo a uomo con pesantissime ripercussioni sulla salute dell’intera popolazione mondiale. Nella premessa vengono descritte anche le situazioni successive all’epidemia cinese, con l’Italia che in breve tempo è diventata il Paese con il secondo maggior numero di casi di infezione, fino alla proclamazione della pandemia e alle preoccupazioni per la diffusione del virus nel Continente africano e al tasso di mortalità registrato a New York.
Dal punto di vista virologico, il Sars-Cov-2 si ritiene strettamente correlato al Sars-Cov responsabile appunto dell’epidemia nota come Sars nel 2002 e geneticamente si lega al genere Betacoronavirus, nel sottogenere Sarbecovirus (linea B), insieme a due ceppi derivati da pipistrelli. Come altri virus, infetta le cellule epiteliali degli alveoli polmonari (nel testo si descrive anche il processo). Quanto alla trasmissione, si descrivono le principali vie di accesso (contatto, aerea, aerosol) pur persistendo incertezze sulla facilità di diffusione mentre è noto che una persona sintomatica è più contagiosa. Nella pubblicazione si classifica anche dettagliatamente e in percentuali la sintomatologia, dai casi più lievi ai più complessi con compromissione della respirazione autonoma e necessità del ricorso alla ventilazione assistita (20-30%), la prevalenza di ammalati di sesso maschile (70-80% vs. 30-50% donne) e di casi di pazienti con pregresse patologie (edm).
Fonte: Aou Pisa - Ufficio stampa
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