L'Assemblea straordinaria approva l'aumento di capitale
L’Assemblea degli azionisti della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI”), società quotata al segmento Star di Borsa Italiana e oggi terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, ha approvato i risultati al 31 dicembre 2019.
Il Gruppo si conferma terzo polo italiano del latte, pur in presenza di forti incertezze sul piano politico ed economico che hanno portato la materia prima latte ad un costo straordinario per tutto il 2019, con impatto negativo sul risultato aziendale.
In Piemonte - Valle d’Aosta, Toscana, Liguria e Veneto, CLI mantiene una posizione di leadership con quote di mercato del 28,8% nel settore latte fresco ed ESL (Extended Shelf-Life) e del 14,6% nel settore latte a lunga conservazione (UHT).
È continuata con successo l’attività di export grazie al flagship store virtuale cinese Tmall, la più grande piattaforma b-to-c di e-commerce del Gruppo Alibaba. Le esportazioni del Gruppo CLI passano da 3,471 mln di Euro a 4,732 mln di Euro, pari al 2,7% del fatturato consolidato.
Il Gruppo chiude l’esercizio 2019 con un fatturato consolidato a 175,1 mln di Euro rispetto ai 180,3 mln di Euro (- 2,9%). Il risultato operativo lordo (EBITDA) ammonta a 6,5 mln di Euro (3,7% sul valore della produzione) contro 7,7 mln di Euro del 2018 (4,3% sul valore della produzione) con una flessione del 15,1% rispetto all’esercizio 2018.
Il margine operativo netto - EBIT- risulta negativo per 5,3 mln di Euro. Il risultato netto consolidato dopo le imposte e dopo l’iscrizione di imposte anticipate per 551 mila Euro, è negativo per 6,5 mln di Euro rispetto al risultato netto dopo le imposte positivo di 398 mila Euro dell’esercizio 2018.
La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2019 risulta negativa per 72,9 mln di Euro ante applicazione del principio IFRS 16 e negativa per 77,2 mln di Euro dopo l’applicazione del principio IFRS 16 (era negativa per 73,7 mln di Euro nell’esercizio 2018).
Nel 2019 il Gruppo ha continuato gli investimenti a Torino per il nuovo magazzino automatizzato nello stabilimento della Capogruppo e per l’ammodernamento e riqualificazione di alcune linee produttive.
Centrale del Latte d’Italia S.p.A.: i risultati della capogruppo
Centrale del Latte d’Italia S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2019 con ricavi netti pari 78,3 mln Euro (-1,7%) rispetto ai 79,7 mln di Euro dell’esercizio 2018. Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 1,7 mln di Euro (2,1% sul valore della produzione) contro 2,6 mln di Euro del 2018 (3,3% sul valore della produzione).
Il margine operativo netto (EBIT) è negativo per 2,1 mln Euro (-2,7% sul valore della produzione). Il risultato netto dopo le imposte e dopo l’iscrizione di imposte differite per 213 mila Euro, è negativo per 3,4 mln di Euro rispetto al risultato positivo di 487 mila Euro del 2018. L’Assemblea ha deliberato di rinviare a nuovo il risultato di esercizio.
La posizione finanziaria netta della Capogruppo nell’esercizio 2019 è negativa per 26,3 mln di Euro (post applicazione del principio contabile IFRS 16) rispetto a quella rilevata a fine 2018 negativa per 20,2 mln di Euro.
Evoluzione della gestione nel 2020
Il 1° aprile 2020 Newlat Group S.A., congiuntamente a Newlat Food S.p.A. (“Newlat Food”), ha acquisito il 46,24% di Centrale del Latte d’Italia da Finanziaria Centrale del Latte di Torino S.p.A., Lavia – Società Semplice, Luigi Luzzati, Marco Fausto Luzzati, Carla Luzzati e Sylvia Loew.
L’operazione si è concretizzata con l’acquisto di 6.473.122 azioni ordinarie di CLI (e rispettivi diritti di voto) a fronte del pagamento di 1 Euro e 0,33 azioni Newlat Food per ciascun titolo CLI.
I venditori sono diventati a loro volta soci di Newlat Food con una partecipazione complessiva del 5,30%, prima del futuro aumento di capitale sociale a servizio dell’OPAS.
L’obiettivo dell’operazione è volto a consolidare il mercato lattiero caseario italiano integrando due dei principali operatori industriali, i quali presentano importanti elementi di complementarietà.
Newlat Food e CLI rappresentano oggi il terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy. Nel progetto industriale in corso, CLI diventa la piattaforma di riferimento per l’intero mondo lattiero caseario del Gruppo, facendo leva sulle filiere produttive di alta qualità in Toscana e Piemonte.
Attraverso quest’operazione Newlat Food consolida le strategie di sviluppo del Gruppo, in crescita per linee esterne, consentendo alla Società di raggiungere 500 mln di Euro di fatturato.
Inoltre, CLI ha approvato la fusione per incorporazione delle proprie controllate Centrale del Latte di Vicenza e Centrale del Latte della Toscana. Il completamento di tale fusione, previsto entro il prossimo trimestre, semplificherà la struttura generando benefici e una riduzione dei costi stimati in oltre 3 mln di Euro annui. Tali risorse contribuiranno a migliorare la redditività del Gruppo, incidendo in maniera positiva sulla realizzazione del piano industriale.
Si comunica inoltre che la chiusura dei dati preconsuntivi di vendita del primo trimestre 2020 evidenziano un significativo miglioramento del fatturato e dei margini.
Nomina del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2020-2022
L’Assemblea dei soci, sulla base delle liste presentate dall’azionista Newlat Food, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2020-2022 nelle persone di:
· Angelo Mastrolia quale Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società. Mastrolia, nato a Campagna (SA), il 5 dicembre 1964, C.F. MSTNGL64T05B492D, genere maschile, 55 anni, già Presidente esecutivo di Newlat Food, vanta una consolidata e trentennale esperienza nel settore agroalimentare.
· Giuseppe Mastrolia, nato a Battipaglia (SA), l'11 febbraio 1989, C.F. MSTGPP89B1 IA7171, genere maschile;
· Benedetta Mastrolia, nata a Roma, il 18 ottobre 1995, C.F. MSTBDT95R58H501Z, genere femminile;
· Stefano Cometto, nato a Monza, il 25 settembre 1972, C.F. CMTSFN72P25F704N, genere maschile;
· Edoardo Pozzoli, nato a Torino, il 13 luglio 1982, C.F. PZZDRD82L13L219G, genere maschile;
· Antonella Mansi, nata a Siena, il 28 aprile 1974, C.F. MNSNNL74D681726A, genere femminile, candidata che dichiara di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e di quelli previsti dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina emanato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.
· Valeria Bruni Giordani, nata a Firenze, il 22 luglio 1974, C.F. BRNVLR74L62D612J, genere femminile, candidata che dichiara di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e di quelli previsti dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina emanato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.
Con 4 stabilimenti produttivi e circa 415 dipendenti, il Gruppo Centrale del Latte d’Italia produce e commercializza circa 120 prodotti che vanno dal latte e suoi derivati agli yogurt e alle bevande vegetali che vengono distribuiti con i marchi TappoRosso, Mukki, Tigullio e Vicenza sui territori di riferimento attraverso oltre 16.000 punti vendita sia della grande distribuzione che del commercio tradizionale.
Il presente comunicato stampa è disponibile sul sito internet della Società all’indirizzo http://centralelatteitalia.com/, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarketstorage all’indirizzo www.emarketstorage.com.
L'Assemblea straordinaria approva l'aumento di capitale
L’Assemblea Straordinaria degli azionisti della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI”), società quotata al segmento Star di Borsa Italiana e oggi terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, ha approvato l’aumento di capitale, con o senza diritto di opzione, fino ad un massimo di 30 mln di Euro in 5 anni.
Obiettivo dell’Aumento di Capitale è di rispondere in maniera efficiente, tempestiva ed elastica alle esigenze di rafforzamento patrimoniale, secondo le necessità manifestatesi in dipendenza dello sviluppo dell’attività sociale e nel perseguimento degli obiettivi strategici previsti dal piano industriale 2020-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 10 febbraio 2020.
Il 2020 sarà il primo anno d’implementazione del piano industriale approvato lo scorso 10 febbraio. Per il 2022 il management stima una crescita dei ricavi a 187 mln di Euro (+1,3% CAGR), con EBITDA in crescita a 17,5 mln di Euro, EBITDA pari a 9,3% e un Utile netto a 5,5 mln di Euro.
L’Assemblea Straordinaria ha inoltre approvato la proposta di eliminazione dell’indicazione del valore nominale delle azioni e la conseguente modifica dello statuto sociale, conferendo alla società una maggiore elasticità nella determinazione delle condizioni definitive di emissione delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale delegato.
Infine, in adeguamento alle disposizioni contenute nella legge di bilancio 2020 in materia di equilibrio tra i generi negli organi sociali delle società quotate e in conformità agli applicabili orientamenti Consob, è stata approvata la modifica degli articoli 11 e 20 dello statuto sociale per rispettare il criterio che garantisca l’equilibrio tra generi, imponendo, in particolare, di garantire almeno un terzo degli organi di amministrazione e controllo al genere meno rappresentato per tre mandati consecutivi.
Fonte: Ufficio Stampa
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