Tutte le Commissioni consiliari si sono riunite in teleconferenza, con l’assessore all’educazione Sara Funaro per fare il punto sulla situazione a Firenze su istruzione, scuola e attività organizzate a distanza.
“Mai come in questo momento abbiamo potuto apprezzare il valore delle istituzioni scolastiche che fungono non solo da fonte di trasmissione di saperi e competenze per i futuri cittadini di questo Paese ma realizzano i principi costituzionali promuovendo e permettendo l’equità sociale attraverso l’insegnamento e l’educazione. Questi principi – ha sottolineato la presidente della Commissione Istruzione e Lavoro Laura Sparavigna – sono stati messi a dura prova all’inizio dell’emergenza dovuta al Covid-19 a causa della necessità imminente di promuovere una dimensione digitale, all’interno dell’universo scolastico, che si contraddistingue per una dimensione fisica col contatto tra studenti e docenti. Stando a quanto emerge dall’ambito sanitario, che prevede ancora tempi lunghi, constatiamo che il metodo della Didattica a Distanza, seppur non risolutivo, è necessario. Dobbiamo prevedere delle sperimentazioni che vedano la coesistenza delle due pratiche d’insegnamento, nel mondo digitale e in quello reale, coniugando un modello tradizionale ad uno innovativo, investendo nell’educazione digitale del personale scolastico come nella reperibilità di dispositivi per le famiglie. A tal proposito l’amministrazione comunale – ha ricordato la presidente Laura Sparavigna – si è impegnata per cercare di colmare le lacune nella reperibilità dei dispositivi tecnologici per lo studio e per l’accesso WI-FI fornendoli in aggiunta rispetto a quanti previsti dal Governo.
La scuola è al centro della nostra vita sociale e, se è ancora prematuro progettarne la riapertura, dato l’avvio del Mondo del lavoro è indispensabile però sostenere le famiglie. Per evitare di delegare l’educazione, la cura e l’assistenza in toto alla famiglia, o l’esclusione di un genere (le donne) dal mondo del lavoro, o l’acuirsi delle disuguaglianze sociali, dobbiamo riattivare la comunità educante seppur con nuove regole. La ripartenza del Paese, inizia da noi, comunità educante: la famiglia, l’associazionismo del mondo dello sport e della cultura, l’istituzione scolastica e l’università.
I centri estivi o le altre forme sperimenti di educazione pensate sono un servizio di sostegno alle famiglie, permettendo la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro dei genitori ma soprattutto per i minori, per toglierli dall’isolamento sociale-digitale e aiutarli nella dimensione pedagogica e psicologica.
Tanti sono i soggetti da poter coinvolgere quest’anno, mettendo in rete spazi e soggetti dal mondo dello sport, della cultura o collaborando con gli studenti universitari di corsi di laurea affini. Mi preme sottolineare infine – ha concluso la presidente della Commissione Istruzione e Lavoro Laura Sparavigna – il fatto che alcuni dei nostri ragazzi si trovano a conclusione di un ciclo di studi e l’avvio di un altro. La chiusura di un ciclo è un rito di passaggio che permette agli studenti di acquisire consapevolezza della crescita e alla comunità di destinazione di accoglierli. Un passaggio che in tanti quest’anno salteranno. Come amministrazione comunale dobbiamo lavorare per creare nuove modalità per riprenderla su dimensioni reali. Il mondo della scuola rimane strettamente connesso ai servizi che la città offre: dal trasporto alle biblioteche fino allo sport. Su questi temi occorrerà tornare a lavorare appena l’emergenza ce lo consentirà, pensando sì all’emergenziale ma soprattutto al nuovo sistema-scuola che coinvolgerà: trasporti, cultura, servizi di welfare e sport”.
Centri estivi, Forza Italia perplessa: "Non ha senso riaprirli durante la pandemia. Troppe possibilità di contagio"
"Il diritto alla salute viene prima di tutti gli altri diritti, anche di quello al gioco e alla socialità". Questo il grido di allarme lanciato da Forza Italia Firenze alla notizia di una possibile riapertura dei centri estivi. "Comprendiamo le difficoltà che i bambini stanno affrontando ma per la loro salute è meglio non rischiare" dichiarano Jacopo Cellai, capogruppo a Palazzo Vecchio e coordinatore, Tommaso Villa, vicecoordinatore, e Gloria Gabellini, responsabile scuola.
"Stare senza contatti è difficile per tutti noi, soprattutto per i bambini, non per questo è giusto organizzare un servizio in piena pandemia che esporrebbe tutti ad un rischio inutile visto che gli stessi bambini potrebbero essere positivi ma asintomatici. Siamo poi stupefatti dall'organizzazione che questi centri estivi potrebbero avere: misurazione continua della temperatura, distanziamento sociale tra i bambini, giochi all'aperto quando fuori la temperatura è alta. I bambini vorranno giocare, vorranno stare insieme, come faranno concretamente gli educatori a tenerli separati? Sarebbe questo il ritorno alla normalità previsto dall'assessore Funaro?" aggiungono gli esponenti azzurri.
Centri estivi, Pd a Forza Italia: “Sforzo dell’amministrazione per trovare soluzioni importante per bambini e famiglie”
“Quella sui centri estivi da parte di Forza Italia è una polemica che francamente stentiamo a comprendere. Il Comune di Firenze è al lavoro per costruire percorsi praticabili che tengano conto di tutte le necessità legate alla situazione che stiamo vivendo, per far sì da un lato che i bambini possano tornare a giocare e imparare coi loro coetanei, dall’altro che i genitori abbiano luoghi in cui i propri figli possano stare in sicurezza mentre loro sono al lavoro. Per questo stupisce che proprio da Forza Italia, partito che fa della ripresa economica una delle sue bandiere, arrivi questa polemica. Perché è evidente che se vogliamo che riparta il sistema economico, e certamente tutti lo vogliamo, bisogna garantire anche un sostegno alle famiglie, e il pubblico deve provare a fare la sua parte. Così come è fondamentale pensare a una ripartenza anche per i servizi all’infanzia, per tutelare la crescita e la formazione di bambini e ragazzi. Il distanziamento, il controllo della temperatura, sono tutte ipotesi, valutazioni. Così come al vaglio sono aree e luoghi in cui potrebbe essere possibile realizzare questo tipo di sperimentazioni. L’impegno dell’amministrazione per studiare tutte le soluzioni possibili è importante e necessario. Forza Italia attacca criticando il ‘ritorno alla normalità’ ben sapendo che non c’è normalità in una situazione emergenziale e che il Coronavirus ha reso essenziali forme di cautela che prima non avremmo preso in considerazione. Ma la sfida vera è individuare le modalità con cui poter tornare a fare tante cose, in modo diverso e con tutte le misure di sicurezza necessarie, tenendo assieme salute, lavoro, socialità, diritti. È complicato, certo, ma è compito della politica, e quindi delle amministrazioni, trovare una soluzione ai problemi delle persone. E stare a guardare non è mai una soluzione”.
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, e le due vice-capogruppo, Benedetta Albanese e Letizia Perini, replicano a Jacopo Cellai, capogruppo Forza Italia e coordinatore, Tommaso Villa, vicecoordinatore, e Gloria Gabellini, responsabile scuola.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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