Stava trasportando circa 20mila uova dalla provincia di Rimini al Mugello, ma aveva qualcosa che non andava. I carabinieri lo hanno fermato, controllato e infine denunciato, sequestrando le uova. Protagonista in negativo un allevatore di Vicchio.
Stava tornando dalla Romagna quando i militari lo hanno bloccato in provincia di Forlì-Cesena. Dalle analisi dei documenti, è emerso che l'allevatore aveva già consegnato molte uova a attività della zona, dicendo che erano della sua azienda. I carabinieri forestale però non sono stati in grado di verificare la reale provenienza.
Solo in seguito hanno scoperto che il centro di imballaggio dell’azienda era autorizzato per la marchiatura delle uova prodotte esclusivamente dal proprio allevamento e non per uova provenienti da altri allevamenti. Le uova acquistate a Rimini erano però prodotte da un allevamento in gabbia, mentre quelle commercializzate erano da allevamento all'aperto.
Il titolare, dunque, aveva marchiato ogni singolo uovo con il proprio codice aziendale, attribuendogli in modo fraudolento il codice 1, ovvero uova provenienti da allevamento all’aperto. La frode è stata riscontrata anche in alcuni prodotti nei punti vendita indicati dal titolare. Provenienza, origine e qualità erano state, quindi, cambiate. Per questo l'allevatore è stato denunciato e le uova sono state sequestrate.
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