Giovane muore di sarcoma a Serravalle, Sì: "Venga fatta chiarezza"

“Abbiamo appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Matilde, la 18enne di Serravalle Pistoiese ammalatasi due anni fa di una rara forma di sarcoma osseo. È indispensabile fare chiarezza una volta per tutte sull’inquinamento delle falde acquifere nell’area e procedere alla bonifica dei pozzi di Casalguidi, Cantagrillo e Monsummano Terme”. Ad affermarlo sono il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, assieme al collega Paolo Sarti, che da tempo - insieme ad alcuni comitati del territorio pistoiese - chiedono alla Giunta regionale di verificare l’esatta estensione delle aree contaminate da solventi clorurati, attuando misure immediate di restrizione e messa in sicurezza, anche con un atto presentato in Consiglio regionale. “L’acqua di falda di un’area molto estesa vede la presenza di sostanze inquinanti e pericolose per la salute e l’ambiente, come il cloruro di vinile, ed è logico pensare che vi sia una relazione fra l’inquinamento dell’acqua e l’anomalo cluster di sarcomi presente a Casalguidi”, denunciano Fattori e Sarti. La stessa Procura di Pistoia ha aperto un’inchiesta per stabilire se esiste una relazione tra l’inquinamento e l’elevato numero di tumori riscontrato nella zona. “La vicenda di Casalguidi è particolarmente preoccupante – aggiungono i consiglieri di Toscana a Sinistra – poiché negli ultimi anni in quella piccola frazione di poco più di seimila abitanti si sono già registrati dieci casi di sarcoma dei tessuti molli, una forma di tumore assai rara, e nel 2018 un altro giovane è morto con la stessa patologia”. “Matilde era una delle sette persone monitorate dalla Asl Toscana Centro che sta svolgendo un’indagine epidemiologica sulla zona. Purtroppo la sua tragica morte è l’ennesimo segnale allarmante che fa pensare a un legame tra l’elevata incidenza di quella rara forma di tumori e un fattore ambientale”. “La presenza della discarica, in molti casi all’origine dell’inquinamento da solventi clorurati e l’attività vivaistica - hanno concluso Fattori e Sarti - sono fra le possibili cause di quel che sta accadendo e non c’è più tempo da perdere. La Regione, i comuni e tutte le autorità preposte devono fare chiarezza quanto prima e procedere con urgenza alla bonifica dei pozzi inquinati nell’area. Nessuno deve più morire a causa dell'inerzia di chi ha il dovere di tutelare la nostra salute”.

Fonte: Ufficio stampa

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