Rsa Gambassi, la Lega: "Se i parenti delle vittime andranno dalla magistratura, condivideremo loro scelta"

La Rsa Gino Incontri di Gambassi Terme

La Lega pone nuovamente l'attenzione sulle vicende della RSA "Gino Incontri" di Gambassi Terme(FI) perché non devono passare nel dimenticatoio ed eventualmente essere sottovalutate, dopo che il coronavirus ha lasciato pesantemente il segno.

Il Consigliere Nazionale ANCI in quota Lega, Marco Cordone (fino a giugno 2019 Consigliere comunale di Gambassi Terme) ed il Capogruppo del Carroccio nel Consiglio comunale della cittadina termale Marco Manuelli, tornano a focalizzare l'attenzione dell'Opinione pubblica sulle vicende della RSA 'Gino Incontri' di Gambassi. Questa la loro dichiarazione congiunta: "Qualora i parenti delle vittime della RSA 'Gino Incontri' di Gambassi Terme (3 morti, 35 su 35 gli ospiti contagiati, 13 su 26 gli operatori infettati e 5 suore su 6), avessero intenzione di rivolgersi alla magistratura, intervento da noi già richiesto due settimane fa, per fare chiarezza sulla vicenda, farebbero molto bene e noi condivideremmo la loro scelta. A prescindere dall'età, la vita umana è sacra e quello che è accaduto nella struttura sanitaria gambassina è gravissimo. La comunità di Gambassi Terme, pretende chiarezza e, non facciamo la caccia alle streghe, ma se saranno identificati dei responsabili, questi dovranno pagare. Concludendo, condividiamo la posizione del Gruppo consiliare in Regione Toscana della Lega Salvini Premier che, in ogni caso, l'inchiesta della ASL Toscana Centro poteva partire prima". (Ricordiamo che la procura ha già aperto un fascicolo in merito al caso della 'Gino Incontri', NdR).

Fonte: Gruppo Consiliare Lega Salvini Gambassi Terme

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