Coldiretti: "Donne guideranno fase-2, quasi 40% di aziende rosa"

Manifestazione degli agricoltori organizzata da Coldiretti davanti alla sede del ministero delle Politiche Agricole, Roma, 8 gennaio 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

In agricoltura saranno le donne a guidare la ripresa, la cosiddetta fase 2, per uscire dall’emergenza Coronavirus attraverso le attività multifunzionali per uscire dall’emergenza Coronavirus. È quanto dichiara Coldiretti Donne Impresa Toscana, a margine del coordinamento regionale a cui hanno partecipato la responsabile e la coordinatrice nazionali, Floriana Fanizza e Silvia Bosco.

“Saranno le donne a dare uno schiaffo alla crisi, con le loro attività multifunzionali e la capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, ai mercati di Campagna Amica e all’agriturismo”, ha dichiarato Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa.

Sono 12.571, secondo l’elaborazione di Coldiretti Toscana su dati ISTAT, le imprese agricole al femminile, una risorsa vitale per lo sviluppo del settore agricolo regionale.

“Abbiamo bisogno di sburocratizzazione – ha aggiunto la responsabile Fanizza - di fare impresa con i tempi delle imprese e non della politica. Bene l’attenzione riservata dal Ministro delle Politiche Agricole Bellanova ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. Per le donne lavorare in campagna è una scelta professionale portata avanti per reale passione e per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”.

La burocrazia ruba fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma soprattutto frena con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso delle donne nell’attività di impresa in Toscana. “Per questo va avviato immediatamente un programma di semplificazione in agricoltura e va attuato il Piano Marshall proposto da Coldiretti affinché vengano liberate a beneficio delle imprese le risorse non ancora spese del PSR e venga dato corso urgente ai pagamenti delle domande che già risultano in graduatoria, con le istruttorie già completate. Alle imprese agricole serve oggi liquidità immediata”, ha concluso il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi.

Fonte: Coldiretti Toscana

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