Lo scrittore e critico letterario Henry James diceva che gli autori sono sempre chiamati a esprimere ,con le loro opere, la propria visione del mondo. Su questa base e' possibile quindi affermare che quella di James, scrittore statunitense naturalizzato in Inghilterra, era suggestiva e affascinante.
Nel romanzo "Il giro di vite" in cui la vita e la morte giocano un ruolo chiave, il suo sguardo sul mondo vittoriano ci tramanda una concezione dell'infanzia ambigua, quella di Flora e Miles , i due ragazzini protagonisti del libro, e la forza immaginativa della mente, capace di sfidare la logica e la razionalità fino a tramutare la realtà in ossessione e paranoia.
Fino, cioè, a convertire il reale con il paranormale, proprio come succede alla giovane istitutrice senza nome, nella villa delle desolate campagne di Bly.
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