Regione Toscana cambia la distribuzione delle mascherine: i commenti dall'opposizione

Da lunedì 27 aprile 2020 cambia la distribuzione delle mascherine in Toscana. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che, tramite videomessaggio sui social, ha dichiarato che le mascherine si troveranno solo nelle farmacie e in distribuzione a domicilio da parte dei volontari del Comune.

I commenti

Marco Stella (Fi): "In Toscana ancora caos sulla distribuzione delle mascherine"

"In Toscana è ancora caos sulla distribuzione delle mascherine. Il governatore Rossi annuncia che da lunedì prossimo la distribuzione continuerà solo tramite le farmacie e i Comuni. Purtroppo nessuno sta risolvendo la questione dell'accaparramento, per cui ci sono persone, soggetti deboli, anziani e anche pazienti oncologici che a oggi non sono riusciti a trovare i dispositivi di protezione, e questo è inaccettabile. Attendiamo risposte". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia)

"Così come attendiamo ancora risposte - sottolinea Stella - sull'interrogazione urgente presentata alcuni giorni fa, in chiedevamo chi ha certificato le mascherine distribuite dalla Regione Toscana, qual è il vero potere filtrante di questi dispositivi di protezione, e chi è in grado di certificarlo. Chi ha scelto le aziende, e quanto è costata ai contribuenti la realizzazione di queste mascherine di cui non conosciamo neppure la reale efficacia? Eppure, finora, nessuno si è preso la briga di rispondere, nonostante molti cittadini ci chiedano di essere informati".

Paolo Marcheschi (FdI): "Sull'acquisto e la distribuzione delle mascherine in Toscana si è svolto un teatrino poco edificante"

“L’ennesima figuraccia del Presidente Rossi sulla distribuzione delle mascherine mette in evidenza, ancora una volta, l’inadeguatezza di chi governa con atti che servono solo per ricercare consenso elettorale. Sulla questione delle mascherine si è svolto un teatrino poco edificanteSi è raccontato che le mascherine erano gratuite quando di fatto sono state spese decine di milioni di euro, soldi dei contribuenti, senza mandato del Consiglio regionale. Atti di Giunta poco trasparenti. Le mascherine, magari, potevano essere date gratuitamente soltanto a chi ne aveva effettivamente necessità e non poteva reperirle. Flop anche nella distribuzione, soprattutto nei supermercati, dove non venivano richieste le tessere sanitarie e i furbetti potevano approfittarne più volte. I soldi risparmiati potevano essere dati alla sanità e all’economia. Ho raccolto poi tanti reclami sulla qualità del prodotto, mascherine anche di dubbia qualità”.

Fonte: Ufficio stampa

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