Riapertura aziende, Fattori (TaS) e Conti (PaP): "Misure di sicurezza insufficienti nell’ordinanza di Rossi"

Tommaso Fattori
Tommaso Fattori

“Nonostante gli appelli di medici, operatori e autorità sanitarie a una maggiore cautela, il governatore della Toscana Enrico Rossi agisce come i suoi colleghi di Lombardia e Veneto, agevolando le aperture delle aziende toscane con misure di sicurezza molto discutibili – affermano il candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra e Francesca Conti di Potere al Popolo -. “L’ordinanza n. 38 della Regione Toscana permette infatti alle imprese di riaprire anche se non possono rispettare la distanza di 1,8 metri, stabilendo come alternativa quella di lavorare indossando due mascherine chirurgiche al posto di una. Rossi vuole apparire il grande difensore della salute dei lavoratori ma nella pratica sta seguendo la stessa strada imboccata da Fontana e Zaia, anche se con minor scalpore”. Secondo Fattori e Conti, “le riaperture delle aziende non devono essere consentite finché non ci sarà un vero piano di rientro in sicurezza che tuteli i lavoratori dalla seconda ondata, realizzando tamponi a tappeto per isolare le catene di contagio. L’alternativa urgente a questo ricatto inaccettabile tra lavoro e salute sono un reddito di emergenza e una patrimoniale”. “È inconcepibile – hanno concluso Fattori e Conti – che si possa tornare a lavoro senza rispettare le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ma non si possa invece rientrare a scuola, o ricominciare a frequentare i parchi pubblici, le piazze o i mercati”.

Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra
Regione Toscana

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