Pusher che, approfittando dell’attuale situazione di emergenza sanitaria, si mimetizzavano in mezzo alle persone in attesa di entrare al supermercato di via Cimabue: è questa la segnalazione arrivata nei giorni scorsi alla Polizia di Stato, che ha subito dato risposta al nuovo fenomeno.
Gli agenti del Commissariato San Giovanni - diretto da Roberto Sbenaglia - si sono a loro volta confusi tra i clienti del centro commerciale e ieri pomeriggio, al termine di un’operazione di polizia, hanno arrestato due cittadini marocchini di 26 e 50 anni con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Intorno alle 17.00 i poliziotti in borghese hanno riconosciuto il 50enne marocchino, già noto proprio per precedenti per spaccio, nonché sottoposto alla misura cautelare del Divieto di Dimora nel Comune di Firenze.
L’uomo, dopo aver ricevuto una telefonata, si è allontanato verso piazza Beccaria, costantemente tenuto a vista dagli agenti. Arrivato nella piazza, si è seduto ed è stato raggiunto dall’altro arrestato: dopo una breve conversazione quest’ultimo gli ha consegnato della sostanza di colore marrone, poi rivelatasi essere hashish.
Una volta ritirato il “carico” il cittadino straniero è andato a fare la sua consegna all’angolo con via Gioberti. Poi, effettuato lo scambio il pusher è infine tornato indietro dal suo “fornitore”, al quale ha invece consegnato una banconota da 50 euro appena ricevuta dal cliente in cambio di 4,65 grammi di hashish.
La polizia è subito intervenuta fermando tutti e tre: i due cittadini marocchini sono subito finiti in manette, mentre l’acquirente è stato segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.
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