"Poi vorrei andare all'oratorio". Oppure "poi vorrei tornare al Castellani". O ancora "poi vorrei vivere la primavera ai Giardini". Non sono gridi di speranza, anche se lo sembrano: sono quelle cose che adesso ci mancano ma che tra un po' torneremo a riprenderci.
Anche a Empoli e San Miniato dilaga su Instagram la moda del 'Poi vorrei'. Sono nati alcuni profili sul social network in cui gli utenti - perlopiù dell'Empolese Valdelsa e della Zona del Cuoio - scrivono le cose che più mancano in questo isolamento da Coronavirus. Le foto sono molto semplici ma dicono tantissimo: sfondo monocolore, frase in primo piano e qualche emozione che risale la pelle.
A ragazzi e ragazze empolesi e sanminiatesi mancano anche le cose per cui si poteva pure bisticciare o arrabbiarsi, almeno fino a prima del lockdown. Sembrano interessanti - e lontane - le code al semaforo a Marcignana o i giri infiniti per cercare parcheggio in centro. I profili 'Poi vorrei' fotografano bene la nostalgia per una vita che ormai pare dimenticata ma che, si spera, è dietro l'angolo.
In attesa del prossimo 4 maggio, in cui la popolazione potrà tornare a uscire di casa, giovani empolesi (e non) sognano il ritorno alla normalità dallo schermo di uno smartphone. E allora anche una semplice gita in motorino verso Monterappoli o Collebrunacchi potrà avere tutto un altro sapore.
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