Una lettera piena di dolore e di ricerca di rivalsa, dopo la morte del marito, il dottore Giandomenico Iannucci, il primo a perdere la vita per il coronavirus nell'area fiorentina. A scrivere è Lucia Barbieri Iannucci, alla rubrica di Concita De Gregorio su Repubblica. Una lettera dove la moglie spiega che il medico è stato "mandato allo sbaraglio senza i presidi di protezione necessario. "I medici andavano dotati subito di presidi protettivi, mascherine, camici, occhiali ma questi sono arrivati molto dopo", spiega la moglie. Il 17 marzo il primo tampone che ha rivelato la presenza del Covid-19, il 2 aprile il dottore è scomparso. Il primo tampone di controllo alla donna, familiare di un contagiato e poi defunto, è arrivato il 10 aprile. Infine un'amara conclusioen: le richieste di affitto degli studi dove il medico esercitava.
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