Coronavirus, Confartigianato: "Sia permesso asporto anche a artigianato alimentare"

“Il mondo dell'artigianato alimentare rischia di essere escluso da questa ripartenza se, come è stato ipotizzato, sarà concessa l'attività di asporto soltanto a bar, ristoranti e pasticcerie. Dobbiamo infatti pensare a tutto quel mondo rappresentato ad esempio anche da pastifici, gelaterie, pianificatori, cioccolaterie, tutte quelle aziende che portano avanti tradizioni secolari che hanno già fortemente risentito di questa crisi dovuta alla diffusione del Coronavirus” E' quanto dichiarato da Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze che commenta così l'ipotesi di concedere l'asporto nella Fase 2 a bar e ristoranti.

A Firenze il comparto dell'artigianato alimentare, secondo i dati di Confartigianato, conta 832 aziende per 2.253 addetti “I dati parlano chiaro – spiega Sorani – abbiamo registrato un calo dell'80% del fatturato delle di tutte quelle aziende che fino ad oggi non hanno potuto contare su un servizio a domicilio dei propri prodotti. Il nostro auspicio quindi è che nel momento in cui viene affrontata l'ipotesi di aprire alle attività commerciali la possibilità di erogare servizio di asporto, che in alcuni casi rappresenta l'unica via di salvezza per tentare di superare la crisi, lo si faccia anche per l'artigianato alimentare."

"La prenotazione - continua il presidente di Confartigianato Firenze - può arrivare via whatsapp, tramite mail, grazie ai tanti strumenti che la tecnologia oggi ci mette a disposizione. In completa sicurezza il cliente può presentarsi presso il punto vendita e ritirare l'ordine all'orario prestabilito. Garantire questo tipo di servizio, per molte nostre aziende potrebbe significare salvare centinaia di posti di lavoro sul territorio legati a produzioni di eccellenza alimentare. Come associazione di categoria – conclude Sorani – ci attiveremo per dare tutta l'assistenza necessaria alle nostre aziende per fornire loro tutti gli strumenti necessari per attivare questo servizio in completa sicurezza dei punti vendita.”

Fonte: Confartigianato Firenze

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