Coronavirus: "Zero contagi" tra i cinesi di Prato

L'autodisciplina della comunità d'origine cinese aiuta la città


La comunità cinese di Prato mantiene il record di "zero contagi da COVID-19", nonostante l'ancor grave situazione dell'epidemia di coronavirus in Italia.

L'imprenditore Xu Qiulin, presidente dell'Associazione d'Amicizia dei Cinesi a Prato, parla di un risultato dovuto all'autodisciplina del popolo cinese e alla forte consapevolezza dell'importanza della prevenzione per contenere i contagi.

"Sin dai primi casi confermati di COVID-19 registrati in Italia avevamo di fatto sospeso le nostre solite attività", ha detto l'imprenditore a Xinhua. "Tutti hanno cercato di restare il più possibile in casa".

"I pratesi di origine cinese hanno dato il buon esempio e dato il via a un circolo virtuoso", ha detto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni.

"E a Prato, forse per primi, si è preso atto della gravità del coronavirus grazie a quell'esempio, e tutti si sono messi in riga". Appena scoppiata l'epidemia in Italia, la comunità cinese di Prato ha iniziato a indossare le mascherine e a evitare assembramenti, mentre i negozi e le attività cinesi chiudevano le serrande. In questo periodo, il Consolato generale della Cina a Firenze ha comunque mantenuto stretti contatti con le comunità cinesi per condividere le informazioni necessarie alla prevenzione e al contenimento dell'epidemia, inducendole ad adottare misure efficaci e a cooperare con le autorità e gli enti locali per contribuire a impedire la diffusione del contagio. Seguendo le indicazioni dell'ambasciata e del consolato, ha spiegato Xu, molte comunità e cittadini d'origine cinese a Prato si sono offerti volontari per diffondere le informazioni necessarie alla prevenzione e al contenimento dell'epidemia, creando anche gruppi e chat online.

Fonte: Ufficio Stampa

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