“E’ grave che si continui a perdere tempo e non si percepisca la drammaticità della situazione. Al di là delle approvazioni verbali, ancora non ho avuto risposte in merito alla Commissione d’indagine del Consiglio Regionale. Attendo i fatti perché l’aria che tira è pessima, non solo per chi lavora o soggiorna nelle Rsa e le Case di Cura toscane ma anche per coloro che attendono di far luce sulle morti e sulle procedure adottate per evitarle - dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) - Non vorrei che questa perdita di tempo nascondesse la volontà della maggioranza a trovare un capro espiatorio, magari ideologico. Colpa del privato. Troppo facile. Se ci saranno state responsabilità dei singoli gestori delle strutture dovranno essere le Procure ad accertarlo, a noi compete andare a fondo e capire se le ordinanze di Rossi sono state adottate dalle singole strutture e cosa hanno fatto in conseguenza le Asl per verificarne l’applicazione. Le Asl più che indagare sono chiamate a chiarire in piena trasparenza le modalità che hanno adottato per limitare questi danni -prosegue Marcheschi - Nella catena del comando la Regione e le Asl hanno dato disposizioni tempestive, esaustive, chiare e non equivoche? Sono state adottate dalle strutture in modo compiuto? Chi ha controllato dell’Asl o avrebbe dovuto farlo? I Sindaci, che hanno responsabilità sulla salute pubblica, hanno avuto disposizioni dettagliate su come comportarsi nel proprio Comune? Sono molte le cose da approfondire e sono certo che il Consiglio Regionale voglia fare chiarezza e definire in modo trasparente cosa ha funzionato e cosa no, in modo da adottare le misure necessarie per evitare che si ripetano episodi cosi dolorosi che vedono primeggiare la Toscana in questa macabra classifica”.
Fonte: Ufficio stampa
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