Il consigliere regionale della Lega, a fronte di numerose segnalazioni di residenti vicini agli hotel della quarantena, chiede che siano allestiti il più possibile lontano da private abitazioni
“Ho notato che tra le caratteristiche richieste alle strutture alberghiere per essere considerate 'hotel sanitari' per la quarantena non sono annoverate distanze di sicurezza da private abitazioni – spiega il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – spesso mi segnalano di alberghi sanitari allestiti in centri abitati, come avvenuto già a Bivigliano, ma anche a Firenze, dove la distanza con le casa private, soprattutto il centro, è molto esigua. Non voglio innescare nessuna polemica, perché gli hotel sanitari sono sicuramente una soluzione migliore dei container allestiti a Peretola, ed è giusto che chi non può fare la quarantena nella propria casa sia ospitato in strutture idonee. Ma i cittadini che vivono accanto agli alberghi sono preoccupati, e dovrebbero essere ascoltati. In questo periodo, purtroppo, basta poco per allarmarsi, e sicuramente vedere gli operatori con gli scafandri tre-quattro volte al giorno davanti a casa, può indurre ad agitarsi, anche se sono sicuro che vengano prese tutte le precauzioni”.
Quello che suggerisco, è di introdurre nelle caratteristiche richieste per essere hotel sanitari, anche una distanza minima da private abitazioni, perché si potrebbe incorrere in casi di promiscuità. Sono convinto che ci siano mote strutture in zone non densamente popolate, che potrebbero essere utilizzate, anche agriturismi poco fuori dalle città, che consentirebbero di passare la quarantena in serenità per tutti. Colgo l'occasione – conclude Alberti - per ringraziare tutti gli operatori che si stanno occupando delle persone in quarantena, e per augurare a questi ultimi di poter ritornare alle loro famiglie al più presto possibile”.
Fonte: Ufficio stampa
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