Elevare e rimodulare i livelli di tutela del personale sanitario che durante quest’emergenza Coronavirus mette in gioco la propria vita e limitare quindi la responsabilità civile e penale di coloro i quali, responsabilmente, fronteggiano la presente drammatica emergenza, sostenendo le iniziative normative già presentate da Fondazioni, Associazioni Professionali e Società Scientifiche e sindacati. È l’obiettivo di una risoluzione presentata dalla lista Nardella a Palazzo Vecchio, approvata nella seduta odierna del Consiglio comunale.
“In questi giorni abbiamo detto, letto, ribadito, quanto medici e infermieri siano diventati eroico punto di riferimento nella battaglia contro il Coronavirus: pensiamo però sia necessario far diventare questo plauso un sostegno concreto. - spiegano Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella e i consiglieri Marco Del Panta e Maria Grazia Monti, anche presidente commissione Politiche sociali e della salute a Palazzo Vecchio - Per questo abbiamo voluto rilanciare, attraverso una risoluzione, l’appello già presentato da Fondazioni, Associazioni professionali, società scientifiche e sindacati perché siano rimodulati i livelli di responsabilità civile e penale di coloro che fronteggiano questa drammatica emergenza e siamo soddisfatte che questo atto abbia avuto via libera dal Consiglio comunale. La pandemia ha inevitabilmente messo in difficoltà la struttura organizzativa del sistema sanitario e costretto gli operatori a sforzi enormi. I numeri del personale sanitario contagiato inoltre sono allarmanti, un fatto che rappresenta anche un rischio reale di indebolimento dell’impegno nella cura e assistenza delle persone colpite dalle gravi complicanze del virus. Il supporto a medici e infermieri si è manifestato sotto tante forme in questo periodo e a buon diritto, dato il grande impegno, l’abnegazione e il sacrificio da loro dimostrato. Con questa risoluzione vogliamo dare un supporto ancora più concreto e farci portavoce di un’esigenza che mai come adesso si è rivelata fondamentale, quella di una maggiore tutela degli operatori sanitari”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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