Coronavirus, Alberti (Lega) invoca i medici militari nelle Rsa

Il consigliere regionale della Lega chiede di attivare i rinforzi del contingente sanitario militare nelle strutture in difficoltà. “Incomprensibile posizione della Asl”

“La Regione Toscana deve ascoltare le richieste dei Sindaci, e attivare subito il contingente sanitario militare in supporto agli operatori delle RSA – dice il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – è incomprensibile la posizione di Morello Marchese, quando ci sarebbe personale pronto ad aiutare. Non sempre è possibile trasferire le persone anziane dalle Rsa, che siano positivi o negativi. Ci sono problematiche che si dovrebbe considerare, per un anziano essere portato via da quella che oggi è la propria residenza, è traumatico. Inoltre, forse il direttore della Asl dovrebbe leggere di più le cronache di questi giorni, perché leggere di anziani deceduti lasciati anche tre giorni su un letto accanto a altri anziani, in attesa delle disposizioni dei medici di riferimento, è inumano. Se i Sindaci hanno chiesto aiuto, e lo hanno chiesto con la conoscenza del territorio e delle problematiche che affrontano, dire di no è incomprensibile”.

“Le Rsa sono in difficoltà, ogni giorno di più, e servono operatori e medici che possano concedere anche un po' di ricambio a chi lavora nelle strutture. È arrivato un grido d'aiuto dai lavoratori e dalle istituzioni del territorio che è stato completamente ignorato per affermare orgogliosamente che il sistema sanitario della Toscana può reggere. Questa è una strumentalizzazione politica e ideologica sulla pelle degli anziani e dei lavoratori. Sto predisponendo un atto come Portavoce dell'opposizione che possa dare risposte in merito già al prossimo consiglio regionale, sia per le famiglie degli assistiti nelle Rsa che per i lavoratori preoccupati e stremati. E vogliamo delle risposte – conclude Alberti – che non siano giustificazioni né celebrazioni di quanto è buona e efficiente la Asl toscana, che fino a ora è stato l'unico argomento della Regione e della direzione sanitaria”.

Fonte: Ufficio stampa

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