Tamponi Covid-19, Flc Cgil Firenze: "Adeguare i laboratori sanitari pubblici"

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Come organizzazione sindacale sin dall’inizio dell’emergenza abbiamo posto come elementi centrali la prevenzione e la sicurezza di coloro che sono i più esposti al contagio del Covid-19. In primo luogo il personale sanitario. Su nostra sollecitazione, sono stati attivati nuovi protocolli da parte della Regione Toscana per effettuare analisi di laboratorio al personale sanitario, test sierologici e tamponi, poi estesi a tutto il personale operante nell’emergenza ed a comunità fragili come quelle che vivono nelle RSA e nelle RSD.

Una strategia di mappatura dei casi positivi con analisi a tappeto a fasce di popolazione sempre più ampie che deve trovare il Sistema Sanitario Regionale pronto e riteniamo sia una condizione necessaria per immaginare una fase due di riapertura delle attività. Ma che già riscontra i primi problemi dovuti al numero limitato di tamponi che possono essere analizzati quotidianamente.

La scarsità delle risorse sta imponendo giustamente di effettuare le analisi in via prioritaria, oltre che a persone con sintomi, a categorie ben definite e in primo luogo a coloro che sono più esposti al rischio. Ed è per questo che è fondamentale che ci sia una regia pubblica che definisca le priorità e che eviti di creare differenziazioni di accesso, magari legate al reddito, di porzioni di popolazione a questo tipo di analisi.

Negli scorsi giorni avevamo già iniziato ad assistere a varie offerte da parte di privati con prezzi da 25 a oltre 100 euro a test. In una fase di emergenza sanitaria non può essere lasciato spazio a soggetti privati che legittimamente mirano a fare profitto, senza che la loro azione rientri dentro una cornice di interesse pubblico.

Non è sopportabile che per mancanza di personale e attrezzature adeguate, alcuni laboratori del sistema sanitario regionale non possono essere impiegati per aumentare il numero di test giornalieri effettuati.

Serve un sistema che abbia come baricentro una solida rete di laboratori sanitari pubblici. Occorre un investimento in addestramento del personale, in assunzioni di ulteriori Tecnici di Laboratorio nelle Aziende Sanitarie e Universitarie, ed investimenti in infrastrutture per adeguare i laboratori pubblici esistenti, così da poter consentire ai macchinari in dotazione di operare a ciclo continuo per analizzare molti più campioni rispetto ad oggi.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa

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